Turismo e videogiochi: un’accoppiata vincente ancora da valorizzare
Un detto molto antico recita:” Gli opposti si attraggono!”. Così come in amore, questa attrazione la possiamo riscontrare in tutto ciò che ci circonda ed ultimamente sembra avere tutto un minimo comune denominatore: la tecnologia.
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Tecnologia e Turismo
Quest’ultima viene sfruttata sempre più e in qualsiasi ambito, dal semplice acquisto di beni on-line, allo sviluppo di APP sempre più innovative, allo scegliere quale vino si accosta meglio al proprio pranzo/cena, fino ad arrivare alle automobili intelligenti e capaci di tutto.
Al termine ‘Tecnologia’, però, voglio affiancarvi il termine ‘Turismo’, ed allora diventa molto intuitivo pensare alla prenotazione di vacanze on-line oppure tour virtuali, e così via.
Quando il turismo incontra i videogiochi
Ma se invece di tecnologia in senso stretto, io vi parlassi di videogiochi? Ebbene sì, i videogiochi “incastrati” al turismo.Non è follia, è soltanto guardare da un’altra prospettiva quello che ci circonda.
Io sono Alfredo e sono un neolaureato in Turismo e Gestione delle Risorse Ambientali all’Università ‘La Sapienza’ di Roma e nella vita ho due grandi passioni: i viaggi e i videogiochi.
Dato il periodo storico che stiamo vivendo, in cui le professioni nel settore della mia laurea sono al momento in stan non mi resta che alternare alla mia ricerca di lavoro, qualche sana e profonda sessione videoludica.A questo punto direi, menomale che ci sono loro che riescono a farmi provare grandi emozioni restando semplicemente seduto davanti alla mia scrivania.
Emozioni non solo date dalla trama in sé, ma anche e soprattutto dai vastissimi paesaggi, anche se alcune volte questi sono in uno scenario post-apocalittico, realizzati in maniera, forse, fin troppo accurata. Allora ho iniziato a pensare a quanti videogiochi sono stati realizzati prendendo come riferimento vere ambientazioni, e di titoli ne sono usciti veramente tanti.
Navigando poi su internet sono venuto a conoscenza che un noto sito di videogiochi, che da molto tempo si occupa di recensire e valutare i giochi passati e in uscita, ha istituito sulla piattaforma di streaming on line ‘Twitch’ un appuntamento settimanale in cui si mostrano quanto le ambientazioni sono state riprodotte in maniera realistica all’interno del videogioco.
È così che i due mondi vanno a collimarsi principalmente adesso nel periodo di pandemi. Allora, come fa la tecnologia ad essere al servizio del turismo?In particolare, come il mondo videoludico può diventare valore aggiunto del settore turistico?
Alghero: “Med Gaims” come strumento di promozione territoriale
Facendo alcune ricerche ad esempio si nota come il comune di Alghero in Sardegna, unico in Italia, vuole promuovere le sue spiagge, la storia e la sua cultura mediante proprio i videogiochi: tramite un concorso rivolto proprio ai giovani si può essere parte attiva di ‘Med Gaims’, piano di cooperazione euromediterranea che promuove il patrimonio artistico e culturale e utilizza i giochi come elemento per favorire l’esperienza turistica.
Videogames: un ponte tra il virtuale e il reale
In fondo i videogiochi sono mutati di molto rispetto al 1994 data di uscita della prima console moderna.
Le caratteristiche grafiche sono cambiate di molto ad oggi e a quanto pare anche l’utilizzo che se ne fa è assolutamente diverso da quello che poteva essere ventisei anni fa. Basti pensare semplicemente alla componente on-line e social, aspetto del tutto sconosciuto fino al 2006.
Mettere in contatto giocatori di tutto il mondo è stata la mossa, a mio parere, che ha portato la grandissima espansione dei videogiochi, molte amicizie che possono nascere on-line potrebbero diventare importanti nella vita di una persona.
Questo a me, personalmente è successo e oltre a trovare on-line delle fantastiche persone mi ha portato anche a viaggiare, in Italia così come all’estero per conoscere il posto in cui vivono e le loro abitudini.
Gli “Easter Egg”
Insomma, Il mondo dei videogiochi dovrebbe essere usato ancora di più dal settore turistico non solo con le applicazioni viste fin ora ma grazie al suo enorme potenziale si potrebbe pensare di aggiungere degli ‘Easter Egg’: no, non sono vere e proprie uova di Pasqua.
Prendono il loro nome dall’usanza anglosassone di nascondere le uova decorate per farle trovare ai bambini. Sono quindi un curioso tipo di umorismo dei programmatori per cui nascondono all’interno del gioco oggetti o dialoghi inerenti a film o altri videogiochi collegati.
L’aggiunta degli “Easter Egg” in gioco, per poi ritrovarli ‘IRL’ ovvero In Real Life, magari proprio nel luogo dove è ambientato il videogioco (Game Tourism). Potrebbe questo portare i più appassionati o anche chi è solamente curioso a fare un viaggio per scoprire anche lui l’Easter Egg nascosto in una determinata località nel mondo reale.
L’ambito turistico è sempre in continua evoluzione e dopo il periodo storico che si sta vivendo sicuramente muterà ancora, magari ci sarà sempre più turismo nei videogiochi e sempre più videogioco nel turismo, questo ancora non ci è dato da sapere, ma sicuramente ne vedremo delle belle.
I consigli di Appunti Turismo
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L’autore è Edoardo Colombo, esperto di innovazione, specializzato nella trasformazione digitale del turismo per la Pubblica Amministrazione e le imprese.
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