Il Turismo Sostenibile: un nuovo modo di viaggiare
Indice dei contenuti
Definizione di Turismo Sostenibile
“Turismo Sostenibile” o “Turismo responsabile” sono espressioni entrate ormai a pieno regime nel nostro vocabolario quotidiano.
Il loro significato potrebbe sembrare intuitivo ma in realtà nasconde una connotazione ben più ampia e specifica che merita un approfondimento in virtù della funzione etica che gli operatori turistici sono chiamati ad assolvere per le generazioni attuali e quelle future.
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La piramide della sostenibilità
Forse non tutti sanno che il termine “turismo sostenibile” affonda le proprie radici tra la fine degli anni Sessanta e l’inizio degli Anni Settanta.
In questo periodo, sia per gli esperti del settore che nell’opinione pubblica, inizia a farsi strada la convinzione che lo sviluppo delle civiltà industrializzate non sia sostenibile dal pianeta per il suo ritmo, i suoi consumi di risorse e per i rifiuti che genera.
Come si evince dai risultati della Commissione Mondiale sull’ambiente e lo sviluppo dell’ONU (1987) “per sostenibile s’intende il modello di sviluppo che soddisfi i bisogni dell’attuale generazione senza compromettere le capacità di quelle future di rispondere ai loro”.
Volendo rappresentare graficamente gli aspetti di cui si compone la sostenibilità, potremo pensare a tre sottoinsiemi interdipendenti tra loro per cui questa è realizzabile solo se si raggiunge un equilibrio tra sistema ambientale vivibile, sistema economico equo e un sistema sociale che possa garantire una vita sana, produttiva e significativa a tutti i suoi residenti, presenti e futuri.
In tal senso, dunque, è possibile costruire una vera e propria “Piramide della sostenibilità” atta a comprendere i fattori imprendiscibili per raggiungere questo delicato equilibrio.
Alla base ci sono i tre blocchi che compongono il cosiddetto “Capitale naturale”:
- Le risorse naturali. Sono tutte quelle cose che ci dà la natura: alimenti, acqua, piante e materie prime che poi trasformiamo in prodotti finiti.
- Il sistema degli ecosistemi consiste nel processo naturale per mezzo di cui l’ambiente produce quelle risorse che noi diamo per scontate, come l’ossigeno.
- Le bellezze della natura nteressano in maggior misura gli operatori del turismo poiché contribuisce a definire la qualità della vita.
Al livello successivo della piramide si colloca il “Capitale umano e sociale”:
- Il capitale umano riguarda le capacità del singolo individuo.
- Il capitale sociale si riferisce al l modo in cui queste abilità individuali interagiscono in una dinamica di gruppo per formare le aggregazioni sociali (la famiglia, la comunità locale, lo stato).
Al vertice della piramide poniamo il “Capitale economico costruito” vale a dire strade, infrastrutture, edifici industriali e civili e tutta una serie di comfort propri delle civiltà moderne.
Una comunità sostenibile deve tener conto di ogni gradino della piramide in egual misura per migliorare costantemente la qualità di vita dei propri abitanti.
Il ciclo della destinazione turistica
Il concetto di turismo sostenibile è di più facile comprensione se partiamo da uno dei concetti cardini del marketing tradizionale: il ciclo di vita
Nel settore turistico si fa riferimento al modello sviluppato nel 1980 sviluppato da Richard Butler, professore all’Università Strathclyde di Glasgow.
Si tratta del principio secondo cui ogni prodotto (destinazione turistica, nel nostro caso) segua una naturale evoluzione e si articoli in diversi stadi ai quali corrispondono altrettante problematiche. Ciò è ancor più rilevante per le destinazioni turistiche e il loro sviluppo di un turismo sostenibile.
Proviamo a spiegare sinteticamente in cosa consiste detto principio.
Si parte dal presupposto che la storia di una destinazione turistica si articola in sei stadi:
- Stadio dell’esplorazione sul territorio sono presenti pochi turisti che vivono a stretto contatto con la popolazione locale e vogliono conoscere il luogo per le sue caratteristiche culturali o ambientali. Il turismo non ha un evidente impatto sul sistema economico e sociale della destinazione. La durata di questa fase dipende dal grado di attrattività del territorio;
- Stadio del coinvolgimento: si inizia a generare un regolare flusso di visitatori. Il turismo è visto ancora positivamente dalla comunità locale perché attira investimenti atti a costruire moderne infrastrutture e una solida rete di trasporti per far conoscere la destinazione sia ai turisti (si dà inizio ad una serie di attrattive locali per richiamare quanto più pubblico possibile) che agli intermediari (si organizzano eventi per la stampa, i blogger, e gli “addetti ai lavori);
- Stadio dello sviluppo: la conoscenza del luogo si innalza, l’attività turistica si sviluppa in modo consistente e inizia un lento deterioramento del territorio. A livello di marketing è importante studiare la concorrenza per posizionarsi adeguatamente sul mercato. Si lavora sulla fidelizzazione del turista (il viaggiatore deve tornare a trovarci, detto in termini semplicistici);
- Stadio della maturità: la destinazione basa la propria economia sul turismo di massa e ciò provoca malcontenti e malumori da parte della comunità locale. Occorre mettere in atto una serie di strategie per trovare nuove quote di mercato ancora inesplorate e arrivare a designare un nuovo target. E’ da qui che iniziano ad intravvedersi le prime problematiche sul turismo sostenibile!!
- Stadio di stagnazione: problemi economici e sociali; l’originale vocazione turistica è ormai compromessa. Le risorse naturalistiche sono state sfruttate al massimo della loro produttività.
Di qui si possono intraprendere due percorsi: il DECLINO totale della destinazione oppure il RINNOVO e un nuovo POSIZIONAMENTO SUL MERCATO mirante ad una riqualificazione dell’intero territorio.
Un’esempio eccellente : il borgo di Santo Stefano di Sessanio e dell’albergo diffuso Sextantio
A conclusione delle nostre riflessioni, possiamo affermare con certezza che:
- il turismo sostenibile si può realizzare soltanto tenendo in considerazione una serie di fattori umani, sociali, economici;
- Chiunque operi nella filiera turistica è sempre più chiamato a rispondere ad un’esigenza etica e di salvaguardia dell’ambiente e delle sue tradizioni più autentiche;
- È fondamentale la condivisione e l’engagement della comunità locale per sviluppare una mentalità a favore del turismo sostenibile.
Un esempio eccellente di borgo che ha saputo riqualificarsi nel corso dell’ultimo decennio e votarsi al turismo responsabile quello di Santo Stefano di Sessanio, nella provincia aquilana.
Santo Stefano di Sessanio è molto più che un borgo medievale posizionato nel cuore del Parco Nazionale del Gran Sasso a 1250 metri di altitudine sull’appennino abruzzese. E’ la declinazione naturale di un progetto culturale che si basa sul recupero e la trasmissione della cultura identitaria del territorio in cui si sviluppa.
L’intera economia di questo meraviglioso piccolo borgo si sviluppa intorno all’ albergo diffuso Sextantio, la cui mission è quella di valorizzare il patrimonio dell’Italia minore, quella dei borghi autentici appunto, e di dare lavoro a tutte le attività commerciali del territorio (funzione etica dell’operatore turistico). Ciò è reso possibile grazie ad una serie di accordi con gli enti territoriali (Comune e Parco Nazionale). Il progetto include l’uso esclusivo di materiale architettonico di recupero e dell’arredamento povero, caratteristico dell’età medievale. La riproposizione delle tradizioni locali si spinge fino ai particolari più minuti (gli asciugamani, i materassi di lana, le lenzuola provenienti dai crolli nuziali o quelle fatte a mano coi telai in legno).
Per quanto riguarda la tradizione gastronomica, Sexantio provvede ad una cucina a km 0 che permette all’economia dei territori limitrofi di lavorare a ciclo continuo; anche le attività offerte al turista si svolgono tutte all’interno del borgo con l’ausilio della comunità locale, ben disposta a spalancare le proprie porte a chiunque sia interessato a scoprire rituali e tradizioni tipiche abruzzese. Vengono inoltre organizzate escursioni naturalistiche alla scoperta delle aree più interessanti del Parco Nazionale del Gran Sasso ove il paesaggio agrario si fonde con i borghi arroccati di montagna.
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Molto interessante ed innovativo .
Molto ben fatto e soprattutto per chi lavora o ha lavorato nel settore …per rimettersi in pista.grazie Silvia.
Grazie Valentina speriamo di tornare in pista prestissimo