Le 10 montagne più alte del mondo

Le 10 montagne più alte del mondo
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Classifica Montagna Altezza (metri) Ubicazione Peculiarità
1 Monte Everest 8.849 Nepal/Cina Montagna più alta del mondo, trekking al Campo Base, zona della morte sopra gli 8.000 metri, laghi glaciali come Gokyo Lake
2 K2 8.611 Pakistan/Cina Montagna più difficile da scalare, pareti ripide, condizioni climatiche estreme, tasso di successo molto basso
3 Kangchenjunga 8.586 Nepal/India Vetta sacra, meno scalata, trekking autentico, foreste e ghiacciai
4 Lhotse 8.516 Nepal/Cina Adiacente all’Everest, famosa parete sud, scalata estremamente tecnica
5 Makalu 8.485 Nepal/Cina Forma piramidale, scalata impegnativa, trekking remoto attraverso il Makalu-Barun
6 Cho Oyu 8.188 Nepal/Cina Più accessibile tra gli ottomila, trekking sull’altopiano tibetano, vicino al lago sacro Yamdrok-Tso
7 Dhaulagiri 8.167 Nepal Nome significa “Montagna Bianca”, pareti ripide, trekking tra ghiacciai, vicino al canyon del Kali Gandaki
8 Manaslu 8.163 Nepal “Montagna dello Spirito”, trekking remoto nel Manaslu Circuit, vicino a Birendra Lake
9 Nanga Parbat 8.126 Pakistan “Montagna assassina”, parete Rupal con oltre 4.500 m di dislivello, trekking fino a Fairy Meadows
10 Annapurna 8.091 Nepal Montagna pericolosa con alto tasso di mortalità, Circuito dell’Annapurna, Santuario dell’Annapurna, vicino a Tilicho Lake

Le montagne più alte del mondo affascinano da sempre escursionisti, alpinisti e amanti della natura. Le loro vette imponenti offrono panorami mozzafiato e rappresentano sfide estreme per chi desidera conquistarle. In questo articolo esploriamo le 10 montagne più alte del mondo, con dettagli sulle loro caratteristiche uniche e sulle imprese alpinistiche che le hanno rese leggendarie.

1. Monte Everest – 8.849 metri (Nepal/Cina)

Il Monte Everest è la montagna più alta del mondo, situata nella catena dell’Himalaya, al confine tra Nepal e Tibet. Con i suoi 8.849 metri, rappresenta la vetta più iconica e ambita dagli alpinisti di tutto il mondo.La sua prima scalata documentata risale al 1953, quando Sir Edmund Hillary e Tenzing Norgay raggiunsero la cima dopo una spedizione epica. Il percorso per raggiungere la vetta è irto di difficoltà: le temperature estreme, il rischio di valanghe e la cosiddetta “zona della morte” sopra gli 8.000 metri, dove l’ossigeno è scarso, mettono a dura prova anche gli scalatori più esperti.Ogni anno migliaia di avventurieri tentano l’impresa, ma solo una parte riesce a completarla. Per chi non è pronto a scalare l’Everest, il trekking al Campo Base, a circa 5.364 metri, offre un’esperienza straordinaria tra panorami mozzafiato e villaggi sherpa immersi nella cultura buddista.2. K2 – 8.611 metri (Pakistan/Cina)

K2- 8.611 metri (Pakistan/Cina)

Il K2, la seconda montagna più alta del mondo, è soprannominato la “montagna selvaggia” per la sua natura inospitale e la difficoltà estrema della scalata. Situata nella catena del Karakorum, al confine tra Pakistan e Cina, è considerata una delle vette più pericolose del pianeta.Le sue pareti ripide e le condizioni meteorologiche imprevedibili la rendono un’impresa riservata agli alpinisti più esperti. A differenza dell’Everest, qui non esistono percorsi “facili” e ogni tentativo richiede preparazione estrema. Il tasso di successo è tra i più bassi tra gli ottomila, e molti scalatori hanno perso la vita nel tentativo di conquistarla.Per gli amanti della montagna che non puntano alla vetta, il trekking al Campo Base del K2, situato a 5.150 metri, è un’esperienza spettacolare, tra ghiacciai imponenti e paesaggi incontaminati.

3. Kangchenjunga – 8.586 metri (Nepal/India)

Il Kangchenjunga, la terza montagna più alta del mondo, si erge al confine tra Nepal e India con i suoi 8.586 metri di altitudine. Considerata sacra dalle popolazioni locali, questa vetta è tra le meno scalate degli ottomila, in parte per il suo isolamento e in parte per le difficoltà tecniche che la caratterizzano.A differenza dell’Everest e del K2, il Kangchenjunga offre un’esperienza più autentica e meno affollata, immersa in un ecosistema straordinario che ospita foreste, ghiacciai e villaggi remoti. Il trekking al Campo Base, sia dal lato nepalese che da quello indiano, regala panorami mozzafiato e la possibilità di esplorare una delle aree più incontaminate dell’Himalaya.4. Lhotse – 8.516 metri (Nepal/Cina)

4. Lhotse8.516 metri (Nepal – Cina)

Il Lhotse, la quarta montagna più alta del mondo con i suoi 8.516 metri, si trova accanto all’Everest, condividendo parte della via di ascesa fino al South Col. La sua imponente parete sud, alta oltre 3.000 metri, è una delle più difficili e tecniche del mondo alpinistico.Scalata per la prima volta nel 1956, è considerata una delle vette più impegnative a causa della sua ripidità estrema e delle condizioni climatiche avverse. A differenza dell’Everest, il Lhotse è meno frequentato, rendendo l’esperienza alpinistica ancora più solitaria e suggestiva. Per gli escursionisti, il trekking fino al Campo Base del Lhotse, lungo il percorso dell’Everest, è un’opportunità per ammirare da vicino questa imponente montagna. e si trova accanto all’Everest. Conosciuta per la sua impressionante parete sud, è stata scalata per la prima volta nel 1956. È una delle montagne più difficili da scalare per via della sua ripidità e del clima estremo.

5. Makalu – 8.485 metri (Nepal/Cina)

Il Makalu, con la sua inconfondibile forma piramidale, è la quinta montagna più alta del mondo con i suoi 8.485 metri. Situata a pochi chilometri a est dell’Everest, questa vetta è considerata una delle più difficili da scalare tra gli ottomila, a causa delle sue creste affilate e delle condizioni meteo spesso proibitive.Scalata per la prima volta nel 1955, il Makalu presenta pendii ripidi e passaggi tecnici che richiedono un’elevata esperienza alpinistica. A differenza di altre montagne più frequentate, qui il numero di scalatori è minore, rendendo l’ascesa ancora più isolata e impegnativa. Per chi non punta alla vetta, il trekking al Campo Base del Makalu, attraverso la remota regione del Makalu-Barun, offre paesaggi spettacolari tra ghiacciai, foreste e villaggi nepalesi incontaminati.. Questa vetta rappresenta una delle scalate più impegnative tra gli ottomila, a causa delle sue creste affilate e delle condizioni meteo proibitive.

6. Cho Oyu – 8.188 metri (Nepal/Cina)

Il Cho Oyu, con i suoi 8.188 metri, è il sesto ottomila per altezza ed è considerato il più accessibile tra le grandi vette dell’Himalaya. Situato al confine tra Nepal e Tibet, presenta pendenze meno ripide rispetto ad altre montagne della stessa categoria, rendendolo una meta popolare per alpinisti in preparazione all’Everest.Scalato per la prima volta nel 1954, il Cho Oyu è tra le montagne più frequentate sopra gli 8.000 metri, anche grazie alla sua relativa sicurezza rispetto ad altre vette. Per chi non è un alpinista esperto, il trekking al Campo Base del Cho Oyu, attraverso l’altopiano tibetano, offre panorami spettacolari sulle cime dell’Himalaya e un’immersione nella cultura buddista locale. Non lontano, il sacro lago Yamdrok-Tso, uno dei tre grandi laghi del Tibet, offre un incredibile contrasto di colori con le vette innevate sullo sfondo

7. Dhaulagiri – 8.167 metri (Nepal)

 


Il Dhaulagiri, con i suoi 8.167 metri, è la settima montagna più alta del mondo e una delle più spettacolari dell’Himalaya. Il suo nome, che in sanscrito significa “Montagna Bianca”, deriva dai suoi pendii innevati e dalla maestosità del suo profilo.Scalata per la prima volta nel 1960, il Dhaulagiri è noto per la sua ripidità e le condizioni meteorologiche imprevedibili, che lo rendono una sfida anche per gli alpinisti più esperti. A differenza di altre vette più frequentate, la sua relativa solitudine regala un’esperienza autentica e immersiva.Il trekking al Campo Base del Dhaulagiri, attraverso paesaggi selvaggi e ghiacciai imponenti, è una delle esperienze più affascinanti per gli escursionisti alla ricerca di avventura pura. La vicinanza con la valle del fiume Kali Gandaki, che ospita il più profondo canyon del mondo, aggiunge ulteriore fascino a questa straordinaria regione montuosa.

8. Manaslu – 8.163 metri (Nepal)

Conosciuto come la “Montagna dello Spirito”, il Manaslu è l’ottava montagna più alta del mondo con i suoi 8.163 metri. Situato nella regione del Gorkha, in Nepal, è avvolto da un’aura mistica e offre scenari di rara bellezza, tra ghiacciai imponenti e villaggi tibetani.Scalato per la prima volta nel 1956, il Manaslu è considerato un’alternativa meno affollata rispetto all’Everest, ma non per questo meno impegnativa. Il Manaslu Circuit Trek è uno dei percorsi più spettacolari del Nepal, attraversando foreste lussureggianti, fiumi glaciali e laghi alpini come il suggestivo Birendra Lake, ai piedi del maestoso ghiacciaio Manaslu.

9. Nanga Parbat – 8.126 metri (Pakistan)

Il Nanga Parbat, con i suoi 8.126 metri, è la nona montagna più alta del mondo e una delle più temute dagli alpinisti. Soprannominato la “montagna assassina” per il numero elevato di incidenti avvenuti sulle sue pareti, è noto per le sue difficoltà tecniche e le condizioni meteorologiche estreme.Situato in Pakistan, ai margini della catena dell’Himalaya, il Nanga Parbat si distingue per la sua imponente parete Rupal, la più alta parete rocciosa del mondo, con un dislivello di oltre 4.500 metri. Scalato per la prima volta nel 1953 dall’alpinista austriaco Hermann Buhl, rimane una delle vette più pericolose da affrontare.Per chi desidera ammirare la montagna senza affrontare la scalata, il trekking fino al Campo Base del Nanga Parbat offre paesaggi spettacolari, tra foreste lussureggianti e il suggestivo Fairy Meadows, un altopiano verdeggiante con vista mozzafiato sulla montagna.

10. Annapurna – 8.091 metri (Nepal)

L’Annapurna, con i suoi 8.091 metri, è la decima montagna più alta del mondo e una delle più affascinanti. Il suo nome in sanscrito significa “Dea dell’Abbondanza”, riflettendo la sacralità che le popolazioni locali le attribuiscono.Scalata per la prima volta nel 1950, è una delle montagne più pericolose da affrontare, con un tasso di mortalità tra i più alti tra gli ottomila. Le sue ripide pareti ghiacciate e le frequenti valanghe la rendono una sfida riservata agli alpinisti più esperti.Per chi desidera ammirare l’Annapurna senza scalare la sua vetta, il Circuito dell’Annapurna è uno dei trekking più spettacolari al mondo. Lungo il percorso, è possibile visitare il famoso Santuario dell’Annapurna, un anfiteatro naturale circondato da vette imponenti, considerato un luogo sacro per le popolazioni locali e un punto panoramico eccezionale. Questo percorso attraversa villaggi tradizionali, foreste di rododendri e paesaggi mozzafiato, con tappe nei pressi del suggestivo Tilicho Lake, uno dei laghi più alti del pianeta.

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Walter Nesci

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