Accompagnatore Turistico: cosa fa e requisiti

Accompagnatore Turistico: cosa fa e requisiti

Un accompagnatore è una figura chiave nel settore turistico, ove prevista, nei viaggi organizzati sia per gruppi che per individuali. Da essa dipende gran parte del livello di gradimento della vacanza da parte del turista.

Definizione della figura dell’accompagnatore turistico

Molto spesso la figura dell’Accompagnatore Turistico (una volta era denominato “corriere”) è equiparata e confusa con quella della Guida Turistica. In inglese possiamo far corrispondere questa professione col termine Tour Leader

Per alcuni aspetti(pochi) possono essere considerate due professioni sovrapponibili ma sono maggiori quelli che li differenziano.

La professione di Accompagnatore Turistico nasce in Italia nel 1931 con il Testo Unico di Pubblica Sicurezza.

 Con la legge quadro per il turismo n° 217 del 1983 (in realtà ad oggi abrogato), si assegna alle Regioni il compito di accertare la preparazione delle figure professionali nell’ambito del turismo. Tra queste, appunto, anche quella dell’accompagnatore.

Sempre in questo codice , nell’ articolo 11 vi è una descrizione della figura dell’accompagnatore turistico, ispirazione per quasi tutte le regioni d’Italia:

E’ accompagnatore turistico o corriere chi, per professione, accompagna persone singole o gruppi di persone nei viaggi attraverso il territorio nazionale o all’estero,  fornisce elementi significativi e notizie di interesse turistico sulle zone di transito al di fuori dell’ambito di competenza delle guide, quale individuato.

In realtà la situazione legislativa riguardo le professioni di Accompagnatore turistico (e guida) è molto complicata. L’articolo 6  del Decreto Legislativo 79/2011, ultima legge quadro sul turismo non fa alcuna distinzione tra le professioni di guida e accompagnatore turistico:

Sono professioni turistiche quelle attivita’, aventi ad oggetto la prestazione di servizi di promozione dell’attivita’ turistica, nonche’ servizi di ospitalita’, assistenza, accompagnamento e guida, diretti a consentire ai turisti la migliore fruizione del viaggio e della vacanza, anche sotto il profilo della conoscenza dei luoghi visitati.

 

Cosa fa l’accompagnatore turistico

La mansione principale è quella di far rispettare lo svolgimento del programma di viaggio, risolvendo le eventuali problematiche che possono presentarsi.

Ad esempio, può accadere che un turista necessiti di cure sanitarie o un’ escursione venga annullata. In quest’ultimo caso dovrà contattare il T.O operator /agenzia di Viaggio e contemplare un’alternativa ,se possibile.

Gli altri suoi compiti sono:

  • curare gli aspetti amministrativi. Gestisce i documenti del gruppo o il fondo cassa necessario per acquistare i  biglietti di entrata a musei e altri servizi.
  • curare gli aspetti logistici. Si deve confrontare costantemente con l’autista del pullman e gestire la rooming list del gruppo che dovrà alloggiare in una struttura ricettiva.
  • conoscere e saper dare informazioni di carattere pratico: come si telefona, cosa si mangia etc, che valuta è utilizzata, il sistema dei trasporti e tutto quello che è utile per trascorrere una vacanza senza particolari problemi.
  • dare informazioni a grandi linee, non dettagliate e approfondite come le guide turistiche, dei monumenti e le attrazioni più importanti del luogo.
  • essere abile a tener unito il gruppo, senza far preferenze di alcun tipo di una parte di esso rispetto all’altra.
  •  conoscere una o più lingue straniere, ovviamente è una delle competenze basilari.

Come diventare accompagnatore turistico: esame e materie di studio

Aggiornamento: In diverse regioni italiane, si sta tendendo a seguire l’Iter Corso ed esame per rilasciare l’abilitazione professionale. Tale situazione è in continuo fermento e soggetta a cambiamenti


Chi vuole diventare accompagnatore turistico professionista deve sostenere un esame abilitante bandito dalle province e regioni, mediamente ogni due anni. (GUARDA QUI SE CI SONO BANDI DI ESAME)

Il candidato che  può sostenere l’esame in qualsiasi provincia italiana deve

  • avere cittadinanza italiana o UE. Sono equiparati i cittadini extracomunitari che hanno regolarizzato la loro posizione ai sensi del decreto legislativo 25 luglio 1998 n. 286 (testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell’immigrazione e norme sulla condizione dello straniero
  •  maggiore età
  •  diploma o laurea
  •  conoscenza dell’inglese ed eventuali altre lingue ( richiesto livello B2 – C1)

Solitamente l’esame consiste in una prova scritta e orale. Gli argomenti. più comuni su cui verte l’esame sia scritto che orale, sono:

  • geografia turistica italiana, europea ed extraeuropea, ed elementi costitutivi del patrimonio turistico di un Paese;
  • legislazione turistica;
  • servizi aerei sulle più importanti rotte mondiali;
  • sistema tariffario e problematiche legate alla biglietteria (ferroviaria, aerea, e marittima);
  • uso delle carte geografiche, turistiche e stradali;
  • elementi di primo soccorso;
  • l’attività turistica, concetto di viaggio e di itinerario, i beni ed i servizi turistici;
  • produzione e programmazione degli itinerari turistici;
  • i servizi delle Agenzie di Viaggio e Tour Operator;
  • la classificazione alberghiera in Italia e nei principali Paesi europei;
  • viaggi individuali e di gruppo;
  • l’esecuzione dei viaggi di gruppo, la documentazione per l’accompagnatore, la relazione di viaggio;
  • le visite ed escursioni nelle più note mete turistiche italiane e straniere;
  • i transfer, l’assistenza generica e specifica;
  • il servizio bagagli: danneggiamento o perdita – eccedenza di peso
  • i servizi assicurativi;
  • le assegnazioni di valuta estera a residenti italiani che si recano in Paesi extraeuropei,
  • il servizio cambia valute e la prestazione di servizi a non residenti in transito in Italia;
  • i mezzi di pagamento per il turista;
  • regole e norme doganali;
  •  il sistema delle prenotazioni e GDS (es. Amadeus ,Galileo, Sabre, ecc.),
  • l’emissione dei biglietti definitivi, dei voucher, la consegna al cliente del materiale riguardante il viaggio;
  • compiti e norme per l’esercizio del’attivita professionale dell‘accompagnatore turistico.
Tabella riassuntiva dellemodalità per ottenere l'abilitazione in ciascuna regione di Italia
Esame scritto e orale di abilitazione alla professione di Accompagnatore Turisitico – Giorgio Castoldi – Hoepli

Prova in lingua straniera

Alla domanda in cosa consiste la prova in lingua straniera una risposta definitiva non c’è. Infatti, dipende da cosa decide la commissione d’esame.

Può accadere che una prima verifica in lingua può essere sottoposta anche alla prova scritta.

Basandomi su ciò che è accaduto negli esami in passato può presentarsi:

  • un test risposta multipla per verificare la conoscenza grammaticale
  • una traduzione dall’italiano alla lingua straniera, per verificare sia le competenze grammaticali che lessicali. L’uso del dizionario bilingue non è consentito, quello monolingue è a discrezione della commissione d’esame.

Esame orale

Anche qui possono esserci diverse modalità:

  • mostrare un itinerario di una destinazione turistica , soffermandosi su attrazioni storico, culturali, naturalistiche, etc
  • domande personali per poi approfondire tematiche tecnico turistiche
  • lettura e verifica di comprensione di un testo

Libri Consigliati per l’esame di accompagnatore turistico

*Lista non vincolante, assolutamente soggettiva. Se avete altro materiale da suggerire, comunicatelo e verrà aggiunto.

Molti candidati si preparano all’esame, soprattutto per mancanza di tempo, studiando le risposte  presenti nei database dei quiz che spesso sono pubblicati un mese circa prima dell’esame.

Personalmente consiglio di affiancare questa “tecnica” con la consultazione e lo studio di un manuale generale. Il più completo, anche se del 2016 è  a mio parere.

 

Nel testo non sono trattate le lingue straniere e il primo soccorso, e la geografia turistica (solo in maniera schematica)

Molti aspiranti accompagnatori turistici acquistano questo libro:

Per approfondire gli itinerari più diffusi e le attrazioni più importanti dei luoghi, una buona soluzione è quella di fornirsi di cataloghi dei Tour Operator che si possono trovare in Agenzia di Viaggi.

Utili anche questi testi per avere un quadro più completo. Date un’occhiata e scegliete quale possa essere più utile alla vostra causa.

Per quanto riguarda il Primo Soccorso, oltre ad acquistare un  manuale, si trova materiale interessante in rete cercando la parola chiave giusta (come ad esempio Manuale di primo soccorso)

Vorrei anche segnalarvi uno strumento davvero efficace per “allenarsi” con delle vere e proprie simulazioni di esame scritto a risposte multiple. Non è altro che un database dove vi sono tutti i quiz ufficiali delle precedenti sessioni di esame di accompagnatore turistico.

Per chi lavorare e cosa fare dopo l’abilitazione di accompagnatore turistico

I principali datori di lavoro di un accompagnatore sono i Tour Operator, i produttori di viaggi a catalogo, i Tour Organizer ed associazioni culturali . E’ un accompagnatore  anche chi svolge la propria attività durante i servizi transfer.

Una volta superato l’esame ed ottenuto il bramato patentino di Accompagnatore Turistico dovrai metterti subito all’opera per lavorare. Non mi riferisco solo alla ricerca di Tour Operator ed agenzia viaggi con le quali lavorare ma anche l’apertura della partita iva e la  segnalazione certificata di inizio attività (SCIA).

Accompagnatrice turistico al lavoro su un pullman

Partita IVA

Chi non ha un contratto di lavoratore dipendente e lavora occasionalmente, un viaggio all’anno ad esempio, dovrà fare la ritenuta d’acconto.(utilizza il calcolatore di ritenuta d’acconto)

Chi invece lavora professionalmente, in modo  continuativo dovrà aprire la partita IVA.

Sfatiamo la diceria che l’apertura della partita iva  è obbligatoria se non si supera il limite di € 5.000 annui. Se  promuovete e svolgete attivamente la professione non trattasi di prestazione saltuaria.

Per quanto riguarda la  tipologia della partita iva , probabilmente ad inizio carriera opterete per il regime forfettario . Vi consiglio di rivolgervi ad un un consulente o commercialista che vi informerà anche delle novità che vengono periodicamente introdotte.

Scia e la professione di accompagnatore turistico

Come detto in precedenza anche chi vuole esercitare la professione di Accompagnatore turistico deve segnalare, almeno un giorno prima,  l’inizio della propria attività  al comune di residenza. 

E’ un’autocertificazione con la quale si afferma di possedere  tutti i requisti per esercitare l’attività in questione.

Ha effetto immediato e non si deve attendere il controllo su quello che si è dichiarato.

Solitamente si presenta telematicamente tramite PEC (posta certificata) al  SUAP (Sportello Unico Attività Produttive) del proprio comune.

Quanto guadagna un accompagnatore turistico?

E’ una domanda che si pone spesso chi ha superato (l’esame e deve  intraprendere  attivamente la carriera professionale.

Non esiste una tariffa standard ma un range verosomile da 80 euro ai 150 -200 euro al giorno netti,

Dipende da diversi fattori:

  • importanza e dimensione dell’azienda datrice di lavoro
  • periodicità del servizio.  Se ogni giorno svolgi  o comunque con regolarità il tuo lavoro, il prezzo ne risentirà (al ribasso)
  • tipologia del servizio: ovviamente il prezzo varia a seconda della tipologia di servizio.

Se trattasi di un transfer o di un lavoro di mezza giornata, il compenso sarà inferiore  rispetto ad un full day.

Molto spesso sul conto finale incide anche la lingua di servizio. Solitamente gli accompagnatori che sono specializzate in lingue non proprio comuni, hanno tariffe più alte.

Spero che adesso abbiate le idee più chiare.  In caso contrario, scrivete un commento o contattatemi per ulteriori informazionie iscrivetevi agli spazi social di Appunti Turismo

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Walter Nesci

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