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Ecomuseo: importante strumento di valorizzazione territoriale e promozione turistica

Cos’è un Ecomuseo

Un ecomuseo è un’istituzione creata per volontà degli individui e delle associazioni del territorio su cui esso agisce, con la finalità di valorizzarne il patrimonio culturale per garantire la continuità della trasmissione della tradizione.

L’Ecomuseo si fa promotore di usi e saperi collettivi per evitarne la dispersione e garantire l’esistenza della diversità di stili di vita e culture più sostenibili, tramite la partecipazione attiva della popolazione.

L’Ecomuseo, essendo quindi concepito come “specchio” del passato e “cantiere” per il futuro, è un processo dinamico in stretta relazione con la comunità locale  e quindi suscettibile di accrescimenti e anche di sostanziali modifiche che vanno di pari passo con i mutamenti all’interno della comunità di riferimento.

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Infatti, quando parliamo di ecomuseo, non vogliamo riferirci ad una concretizzazione fisica, ad un allestimento ma piuttosto alla nascita e lo sviluppo di un processo che vede necessariamente il coinvolgimento di una serie di attori diversi: gli enti locali, l’associazionismo, gli istituti di ricerca, le realtà economiche e la scuola.

Gli ecomusei sono, quindi, percorsi di crescita culturale delle comunità locali, creativi e inclusivi, fondati sulla partecipazione attiva degli abitanti e la collaborazione di enti e associazioni.

Possiamo tuttavia affermare che non esiste una definizione univoca di ecomuseo, dalla sua prima definizione, alla fine degli anni ’70 ad oggi, ne sono state coniate molteplici. Si può parlare di un concetto dinamico, in continua evoluzione.

L’ecomuseo interviene nel territorio di una comunità, nella sua trasformazione ed identità storica, proponendo “come oggetti del museo” non solo gli oggetti della vita quotidiana ma anche i paesaggi, l’architettura, il saper fare, le testimonianze orali della tradizione, ecc. 

L’ecomuseo si occupa anche della promozione di attività didattiche e di ricerca grazie al coinvolgimento diretto della popolazione e delle istituzioni locali.

Un ecomuseo non sottrae beni culturali ai luoghi dove sono stati creati ma si propone come uno strumento di riappropriazione del proprio patrimonio culturale da parte della collettività. L’obiettivo primario del museo diffuso, come teorizzato da Fred Drugman, è far riscoprire al territorio la propria identità attraverso un distretto culturale, ovvero una rete di musei, esposizione e luoghi di interesse storico-artistico sparsi per il territorio d’interesse.

Questo sistema contribuisce quindi ad introdurre un sistema innovativo ma anche a creare ambienti di apprendimento più interattivi. Dall’altro lato tuttavia è stimolante per i residenti del luogo i quali sono spinti a tutelare i propri beni culturali e a farli conoscere. Questa rete museale permette inoltre una maggior flessibilità per quanto riguarda orari, visite e comunicazione.

Il compito dell’istituzione museale è da un lato la conservazione e la tutela del patrimonio culturale ma dall’altro anche la valorizzazione del patrimonio collettivo. Si rende dunque necessario esporre al pubblico la cultura ma al contempo valorizzarla ricercando nuove testimonianze, facendosi conoscere attraverso i mezzi di comunicazione e spingendo le persone a tornarci.

Sono nati per questo motivo i musei diffusi e gli ecomusei che rendono partecipe la popolazione alla conservazione del proprio patrimonio culturale. Presenti in maggioranza nelle aree rurali o montane, dove l’azione sul patrimonio diffuso può avere ricadute sulla promozione di un turismo culturale sostenibile, recentemente gli ecomusei si stanno diffondendo anche in ambito urbano.

In questi contesti si rivelano buone pratiche di partecipazione cittadina per la conoscenza della storia del novecento. La pratica ecomuseale in contesti urbani, riconoscendo il valore del paesaggio urbano, si rivela capace di interpretarne le forti trasformazioni.

L’ecomuseo è oggi una delle più complete pratiche di museologia ‘alternativa’, considerato come importante strumento di sviluppo locale, perché capace di valorizzare in modo condiviso il patrimonio comune e di inglobare sotto forma di network, tutte le risorse di un territorio.

L’ecomuseo si colloca in posizione rilevante all’interno delle nuove politiche di sviluppo territoriale, esso svolge, in maniera indiscussa, un ruolo trainante per l’economia locale, poiché mette a disposizione importanti e innovative opportunità, non riscontrabili in altre tipologie di progetti.

Fin dalle sue origini, i principi dell’ecomuseo hanno sottolineato l’importanza della gestione democratica e condivisa del patrimonio culturale tra governo e cittadini e hanno attivato strategie di sviluppo innovative.

L’ecomuseo riesce da sempre a mettere in pratica temi di assoluta attualità, come: politiche di governance decentrate, strategie di marketing relazionale, sociale e territoriale, forme di co- operation e azioni di co-marketing pubblico- private.

In particolare, garantisce progetti di sviluppo sostenibile, portando alla luce realtà turistico- culturali in abbandono e conseguenti esternalità positive per le comunità locali (avvicinamento alla cultura da parte di tutti, nuovi posti di lavoro, nuove forme di imprenditorialità e nuovi investimenti in ambito turistico- culturale), nonché la soddisfazione del visitatore esterno.

La Storia degli Ecomusei

L’evoluzione dell’ecomuseo può essere sintetizzata in quattro fasi, ciascuna delle quali presenta diverse tipologie di musei che hanno contribuito a definire l’ecomuseo contemporaneo.

  1. Nella prima fase si parla di “proto-ecomuseo”. Questa tipologia nasce alla fine del XIX secolo quando si fa strada il desiderio di mettere in mostra il proprio patrimonio allo scopo di rafforzare l’identità nazionale.
  2. La seconda fase presenta diverse tipologie che vanno dal museo all’aperto al museo aperto. Nel periodo tra le due guerre, l’interesse in ambito museografico, si sposta dalla valorizzazione del patrimonio popolare insolito a quello ordinario, dalla rivitalizzazione di aree rurali a quelle industriali e dalle esposizioni decontestualizzate a quella in situ. Inoltre si sperimentano i primi musei all’aperto, archetipo diretto dell’ecomuseo: esposizioni di elementi dell’architettura tradizionale (perlopiù rurale) trasferiti all’interno di un parco e corredati di un’ambientazione tradizionale.
  3. La terza fase prevede il passaggio dal museo chiuso (tradizionale) al museo all’aperto in senso spaziale e socialmente ‘aperto’ al coinvolgimento attivo dei residenti. In area tedesca nascono gli Heimatmuseum, istituzioni indirizzate a valorizzare piccole realtà locali, un singolo personaggio o un’ attività lavorativa tradizionale. L’attenzione principale è data alle risorse locali e alla rappresentazione delle abilità della civiltà tedesca, elementi utilizzati poi come strumento di propaganda nazista.
  4. La quarta e ultima fase si apre con una conferenza storica per i museologi di tutto il mondo, la Conferenza di Santiago del1972, durante la quale l’Unesco fissa il concetto di museo integrale. Gli ecomusei nati in questo periodo sono basati su due modelli principali: il modello ambientale e il modello comunitario.

Tipologie di ecomusei

La fase di sperimentazione, che ha origine negli anni’ 80 e attiva ancora oggi, ha visto la realizzazione di numerosi progetti museali.

Le innumerevoli esperienze sono classificabili, per la loro origine, in quattro principali tipologie:

  • Ecomuseo San Marino Bentivoglio Fonte: Save industrial Heritage

    Museo  di microstoria: sono quasi sempre musei localizzati in un unico sito e all’interno di strutture dedicate in passato allo svolgimento di attività lavorative tradizionali, che rileggono tradizioni locali, raccontano storie della comunità o di un singolo personaggio. Un esempio italiano è l’Ecomuseo di San Marino di Bentivoglio.
  • Ombrello eco-museale: Ha il compito di valorizzare un’area geografica ampia sulla quale si colloca un patrimonio appartenente a diversi centri legati da una storia o un’attività materiale comune, infatti è sviluppata su più poli e più comuni. Un esempio è dato dal Musèe des Techniques et Cultures Comptoises
  • Villaggio- museo: La terza tipologia è quella del villaggio-museo, una tipologia che si colloca tra l’ecomuseo di microstoria e l’ombrello eco museale. È un modello che si avvicina più ad altre tipologie museali che a quella eco museale, perché la sua organizzazione raggruppa una varietà di siti fortemente contestualizzati. Un esempio è il Musèe d’Alsace in Francia.
  • antenna museale Si differenzia dalle altre tipologie perché è più vicina al concetto di museo tradizionale. È un’istituzione localizzata in un unico sito appartenente ad un sistema museale più ampio. Un esempio ancora francese è l’ Écomusée Departemental de la Vendèe.

L’ecomuseo del Parco regionale delle Alpi Apuane

In Italia mi soffermo a fare un’analisi del Parco regionale delle Alpi Apuane (dal 2011 inserito all’interno della rete Geoparchi UNESCO)


Visita il sito della Rete Ecomusei italiani


Si estende in un territorio di 493,87 km2, di cui 205,98 km2 di area parco e 271,07 km2 di area contigua tradizionale e 16,82 km2 di area contigua a destinazione estrattiva.

Racchiude a livello amministrativo 19 comuni ed è interamente incluso nelle province di Lucca e Massa Carrara, appartenenti alla Regione Toscana.

Grazie al suo ricchissimo patrimonio storico-culturale ( borghi, città d’arte, arte e artigianato), socio-culturale ( tradizioni popolari, enogastronomia, festività, usi e costumi, miti e leggende) e ambientale ( flora, fauna, patrimonio geologico e grande varietà climatica), l’idea di un istituzione di un Ecomuseo dedicato, potrebbe essere un efficace strumento di valorizzazione territoriale e di promozione turistica, anche a livello internazionale, dato che ad oggi è ancora scarsamente promosso.




Web marketing per guida e accompagnatore turistico

SEO e web marketing in generale, (Social Media, Email Marketing, blogging) possono essere fondamentali non solo per  la promozione di Agenzie di Viaggi, TO, strutture ricettive ma anche per le destinazioni e i professionisti del settore.

Il web marketing mette a disposizione dei professionisti del turismo, potenti strumenti per costruire una web reputation e per raggiungere, tra l’altro, l’obiettivo  di diventare  una figura di riferimento per un determinato ambito e territorio

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Una guida turistica o accompagnatore turistico, grazie al web  può:

  • procurarsi nuovi clienti ma anche fidelizzare quelli passati
  • nuove collaborazioni con agenzie di viaggio TO
  • promuovere le proprie attività e “raccontarsi

 

Il sito web di una Guida o Accompagnatore Turistico

Avere un sito per la propria attività è molto importante. Nel caso di una guida turistica o accompagnatore, in molti pensano che sia necessario solo avere un profilo di Facebook o Instagram. Non è così.


Clicca il link di seguito se vuoi realizzare un sito web vincente 


Un sito curato graficamente e con altri accorgimenti, può diventare un mezzo determinante per raggiungere gli obiettivi elencati poco prima.

Risultare nelle prime posizioni su Google e negli altri motori di ricerca  per ricerche utili per per il proprio business, vi assicuro è sempre una bella soddisfazione e come ben si può immaginare, aumenta esponenzialmente le possibilità che gli utenti ti contattino

In ogni sito  è importante il contenuto. Scrivere ciò che gli utenti stanno ricercando in in un determinato momento.

Bisogna mettersi nei panni dei potenziali viaggiatori e comprendere quali possano essere le loro esigenze e i desideri.

Entra così in gioco la SEO che ha come obiettivo principale indicizzare al meglio un sito e le corrette keyword nelle prime  posizioni dei motori di ricerca . Ho parlato proprio di questo nell’articolo  Seo e Turismo

Quali contenuti produrre

In un sito web, un Accompagnatore o una Guida Turistica deve realizzare una presentazione personale, professionale e che ispiri fiducia.

Raccontate voi stessi  e il territorio dove esercitate la professione in modo equilibrato e veritiero:

  • Una guida turistica può  raccontare i segreti e le attrazioni di un luogo.
  • Un accompagnatore può trattare gli aspetti tecnici: miglior periodo per visitare un paese, come muoversi con i trasporti pubblici, passaporto, visti, etc.

Storytelling

 

Diegno con all'interno ta nti termini riferiti allo storytelling

Sia nel caso di un sito che dei social, gioca un ruolo importante lo ha lo storytelling: una narrazione del territorio che emoziona in cui l’elemento umano è protagonista assoluto della storia.

In Appunti Turismo puoi trovare un approfondimento sullo storytelling e storyliving e turismo

I Social Media e le app di messaggistica

Non approfondirò in questo post quali sono i vantaggi di usare i social media. Ho già affrontato questo argomento  nell’articolo riferito alla promozione di un’agenzia di viaggio/TO ma utile anche in questo caso.

Quello su cui mi vorrei soffermare adesso, è un iter che probabilmente Accompagnatori turistici, Guide  e gli operatori turistici attuano poco.

Prima del viaggio/attività

Di cosa sto parlando? Nel momento in cui i clienti hanno confermato la loro partecipazione in un’escursione, un tour etc, possiamo instaurare con loro un rapporto prima ancora di conoscerli di persona. Come?  Ci vengono in soccorso i social e le app di messaggisitica: possiamo creare un gruppo su Whtasapp, Telegram o su Facebook con tutti i partecipanti

É  una mossa che serve per creare il giusto clima  prima della partenza o fruizione del servizio e dare informazioni  supplementari, ad esempio, sull’itinerario, su cosa si andrà a visitare e le attività previste.

Dopo il viaggio/attività

Dopo un tour/escursione non” lasciate che i partecipanti finiscano nel dimenticatoio.

Proprio adesso è il momento di fidelizzare i clienti.

Le app di messaggistica e i social media, insieme all’email marketing,  sono fondamentali nel processo di fidelizzazione di un cliente.  Potete aggiornarli sulle vostre attività e magari proporre offerte per premiare la loro fedeltà.

In merito a quest’argomento vi consiglio di leggere l’articolo sull’Inbound Marketing Turistico

I social e le dirette

Come si può intuire dal titolo del paragrafo mi soffermerò a fare delle considerazioni sulle dirette, ad esempio di  Facebook e Instagram.

Una diretta social durante un tour, ovviamente chiedendo il permesso ai partecipanti del gruppo, si può rivelare uno degli strumenti più funzionali per lo storytelling e la promozione.

Bisogna produrre contenuti originali e coinvolgenti. L’obiettivo primario è quello di ottenere like , condivisioni e altri tipi di interazione.

  Le dirette devono far venire l’acquolina in bocca e far si che il potenziale cliente pensi anch’io voglio vivere quest’ esperienza” .

I social non sono (solo) una vetrina

Navigando tra i vari social  sia di agenzie di viaggio che professionisti del settore turistico, ho notato che molti li considerano unicamente  come una mera vetrina dove pubblicare le proprie offerte. Non è assolutamente così.

Si possono anche pubblicare post che riguardano:

  • il racconto della propria attività:  presentare altri eventuali componenti dello staff, se si partecipa fiere, se si è ricevuto  un premio, etc.
  • il territorio : curiosità foto, aneddoti , video , foto.

Un ultimo consiglio è quello di non restare indietro, segui un corso di web marketing, Social Media e di SEO .

Ovviamente, sono disponibile a darvi dei consigli e delle dritte per eccellere e farvi notare nel web.

Scrivete un commento o contattatemi in privato.




USP nel turismo: UTP (Unique Travel Proposition)

Probabilmente chi è  vicino al mondo del marketing ha già sentito parlare del concetto di  USP (Unique Selling PropositionProposta unica di Vendita).

É un principio sviluppato da Rosser Reeves, pubblicitario statunitense negli anni 40 ed è adesso associato, soprattutto, al mondo del web.

Per chi non lo sapesse è  il tratto distintivo, una caratteristica unica di un prodotto/servizio (e quindi dell’azienda)  che lo differenzia e distingue dalle aziende concorrenti.

Secondo Reeves, infatti:

  • ogni campagna pubblicitaria deve proporre un beneficio unico per il consumatore che la concorrenza non offre
  • il beneficio deve essere così vantaggioso da poter spingere milioni di consumatori all’acquisto. Aggiungerei, anche se sono migliaia va bene lo stesso !!

USP e Web

La USP è trasmessa grazie ad una frase mediamente corta. 

É il messaggio centrale che identifica il vostro brand durante una campagna marketing.

Deve essere un messaggio così “potente”da far venire ad un utente  il desiderio di sapere di più della tua attività e offerta.

Devi fare trasmettere ai visitatori dei tuoi canali aziendali il messaggio che rappresenti  la soluzione a un “problema”, soddisfare quindi i loro bisogni e desideri. L’importante è quello di  essere sempre sinceri

Può appparire:

  • nel sito aziendale 
  • nelle campagne pubblicitarie 
  • nei social media

Esempi:

  • M&M’s : Si sciolgono in bocca, non in mano
  • Domino’s Pizza  Pizza consegnata in 30 minuti, altrimenti è gratis.

Tanto per non far mancare un po’ di autoreferenzialità.

  • Appunti Turismo Il Blog per i (futuri) professionisti del Turismo

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 Unique Travel Proposition

Tornando al settore turistico, il concetto di USP è associato a quello di UTP (Unique Travel Poposition). In riferimento ad una destinazione turistica, si parla specificatamente di UDP (Unique Destination Proposition)

Riassumiamo il concetto e applichiamolo al mondo del turismo. 

L’UTP ha queste caratteristiche:

  • è espressa da una frase più o meno breve evocativa di un’idea  che identifica le peculiarità di un prodotto/servizio o attività.
  • riassume i benefici o i motivi perchè le persone devono affidarsi ad una determinata azienda
  • ciò che viene promesso deve essere credibile e veritiero
  • soprattutto nel settore turistico, è associata ad un’immagine/video che suscita delle emozioni.

L’identificazione dell’USP nel turismo

Definire l’USP della propria attività turistica richiede una profonda analisi e sviluppo creativo. Non è la creazione di un semplice slogan.

Inizia analizzando i tuoi competitor e individua il vantaggio competitivo

Vantaggio Competivo

Il vantaggio competitivo è quella caratteristica e/o quel servizio/prodotto  che un’azienda ha in più rispetto ai propri competitor, che  le consente di attirare più clienti e quindi maggiori profitti. 

Consiglio

  •  Elenca i principali vantaggi che la tua azienda offre, dal più al meno rilevante.
  •  Osserva la concorrenza e ti sarà più chiaro quali sono i tuoi punti di forza. Durante quest’operazione ti può essere utile attuare unAnalisi Swot

Partendo da tutto questo crea un’identità unica.

Esempi USP nel turismo

Dopo aver individuato il significato e l’utilità nel web marketing di una USP, adesso, vi mostrerò alcuni esempi nel settore turistico:

  1. What  happens here, Only happens here (Ciò che accade qui, accade solo qui) Riferito alla città di Las Vegas: Trasmette la frenesia, l’unicita e gli eccessi della destinazione. 
  2. Sicily, your happy Island, utilizzato da Visit Sicily, l’ente promotore ufficiale della regione Sicilia. Come si può vedere nell’immagine, sono stati utilizzati diversi colori, non casuali, infatti: il giallo rappresenta il sole, il blu, l’acqua del mare, due sfumature di arancione per gli agrumi, il verde, gli alberi e la natura in generale, il rosso , ovviamente “il fuoco” (il magma) dell’Etna. 
  3. Un’oasi di lusso nel cuore della Valle dei Templi utilizzata dallHotel Villa Athena di Agrigento. Dall’USP, si deduce facilmente che trattasi di una struttura ricettiva di lusso (5*) nella valle dei Templi.

Adesso, se già non lo avete fatto, ideate l’USP della vostra attività. Vi sarà molto utile per  impostare l’intera campagna marketing e quindi per aumentare la vostra Brand Reputation.

Se avete dei dubbi o desiderate dei suggerimenti, contattatemi senza alcun’esitazione.




Turismo e videogiochi: un’accoppiata vincente ancora da valorizzare

Un detto molto antico recita:” Gli opposti si attraggono!”. Così come in amore, questa attrazione la possiamo riscontrare in tutto ciò che ci circonda ed ultimamente sembra avere tutto un minimo comune denominatore: la tecnologia.

Tecnologia e Turismo

Quest’ultima viene sfruttata sempre più e in qualsiasi ambito, dal semplice acquisto di beni on-line, allo sviluppo di APP sempre più innovative, allo scegliere quale vino si accosta meglio al proprio pranzo/cena, fino ad arrivare alle automobili intelligenti e capaci di tutto.

Al termine ‘Tecnologia’, però, voglio affiancarvi il termine ‘Turismo’, ed allora diventa molto intuitivo pensare alla prenotazione di vacanze on-line oppure tour virtuali, e così via. 

Quando il turismo incontra i videogiochi

Ma se invece di tecnologia in senso stretto, io vi parlassi di videogiochi? Ebbene sì, i videogiochi “incastrati” al turismo.Non è follia, è soltanto guardare da un’altra prospettiva quello che ci circonda.

Io sono Alfredo e sono un neolaureato in Turismo e Gestione delle Risorse Ambientali all’Università ‘La Sapienza’ di Roma e nella vita ho due grandi passioni: i viaggi e i videogiochi.

Dato il periodo storico che stiamo vivendo, in cui le professioni nel settore della mia laurea sono al momento in stan non mi resta che alternare alla mia ricerca di lavoro, qualche sana e profonda sessione videoludica.A questo punto direi, menomale che ci sono loro che riescono a farmi provare grandi emozioni restando semplicemente seduto davanti alla mia scrivania.

Emozioni non solo date dalla trama in sé, ma anche e soprattutto dai vastissimi paesaggi, anche se alcune volte questi sono in uno scenario post-apocalittico, realizzati in maniera, forse, fin troppo accurata. Allora ho iniziato a pensare a quanti videogiochi sono stati realizzati prendendo come riferimento vere ambientazioni, e di titoli ne sono usciti veramente tanti.

Navigando poi su internet sono venuto a conoscenza che un noto sito di videogiochi, che da molto tempo si occupa di recensire e valutare i giochi passati e in uscita, ha istituito sulla piattaforma di streaming on line ‘Twitch’ un appuntamento settimanale in cui si mostrano quanto le ambientazioni sono state riprodotte in maniera realistica all’interno del videogioco.

È così che i due mondi vanno a collimarsi principalmente adesso nel periodo di pandemi. Allora, come fa la tecnologia ad essere al servizio del turismo?In particolare, come il mondo videoludico può diventare valore aggiunto del settore turistico?

Alghero: “Med Gaims” come strumento di promozione territoriale

Facendo alcune ricerche ad esempio si nota come il comune di Alghero in Sardegna, unico in Italia, vuole promuovere le sue spiagge, la storia e la sua cultura mediante proprio i videogiochi: tramite un concorso rivolto proprio ai giovani si può essere parte attiva di ‘Med Gaims’, piano di cooperazione euromediterranea che promuove il patrimonio artistico e culturale e utilizza i giochi come elemento per favorire l’esperienza turistica.

Videogames: un ponte tra il virtuale e il reale

In fondo i videogiochi sono mutati di molto rispetto al 1994 data di uscita della prima console moderna.
Le caratteristiche grafiche sono cambiate di molto ad oggi e a quanto pare anche l’utilizzo che se ne fa è assolutamente diverso da quello che poteva essere ventisei anni fa. Basti pensare semplicemente alla componente on-line e social, aspetto del tutto sconosciuto fino al 2006.

Mettere in contatto giocatori di tutto il mondo è stata la mossa, a mio parere, che ha portato la grandissima espansione dei videogiochi, molte amicizie che possono nascere on-line potrebbero diventare importanti nella vita di una persona.
Questo a me, personalmente è successo e oltre a trovare on-line delle fantastiche persone mi ha portato anche a viaggiare, in Italia così come all’estero per conoscere il posto in cui vivono e le loro abitudini.

Gli “Easter Egg”

Insomma, Il mondo dei videogiochi dovrebbe essere usato ancora di più dal settore turistico non solo con le applicazioni viste fin ora ma grazie al suo enorme potenziale si potrebbe pensare di aggiungere degli ‘Easter Egg’: no, non sono vere e  proprie uova di Pasqua.

Prendono il loro nome  dall’usanza anglosassone di nascondere le uova decorate per farle trovare ai bambini. Sono quindi un curioso tipo di umorismo dei programmatori per cui nascondono all’interno del gioco oggetti o dialoghi inerenti a film o altri videogiochi collegati.

L’aggiunta degli “Easter Egg” in gioco, per poi ritrovarli ‘IRL’ ovvero In Real Life, magari proprio nel luogo dove è ambientato il videogioco (Game Tourism). Potrebbe questo portare i più appassionati o anche chi è solamente curioso a fare un viaggio per scoprire anche lui l’Easter Egg nascosto in una determinata località nel mondo reale.

L’ambito turistico è sempre in continua evoluzione e dopo il periodo storico che si sta vivendo sicuramente muterà ancora, magari ci sarà sempre più turismo nei videogiochi e sempre più videogioco nel turismo, questo ancora non ci è dato da sapere, ma sicuramente ne vedremo delle belle.

I consigli di Appunti Turismo

Se ti affascina il connubio tra Turismo e Tecnologia e desideri scoprire come  l’innovazione trasformerà inevitabilmente anche il settore turistico, ti consiglio il libro ” Turismo Mega Trend – Smart destination e turismo digitale: AI, Blockchain , Cyber , IoT e 5g.

L’autore è Edoardo Colombo,  esperto di innovazione, specializzato nella trasformazione digitale del turismo per la Pubblica Amministrazione e le imprese.




Inbound Marketing e Turismo

Il settore del  web marketing è in continuo fermento. Bisogna aggiornarsi continuamente per rimanere al passo con i tempi

Negli ultimi anni una tra le strategie più in voga  del web marketing turistico, e non solo, è quella dell’inbound

Cos’è l’Inbound Marketing

L’inbound marketing è l’insieme di quelle azioni che mirano a creare un valore aggiunto nel  percorso d’acquisto dei potenziali clienti. Un contenuto ed esperienze di qualità per attrarre clienti.

Potremmo racchiudere la sua definizione in queste parole:

L’Inbound Marketing ha come obiettivo principale la pubblicazione dei contenuti idonei nel momento più opportuno.

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Il contenuto si può presentare nelle fattezze di un blog, un post dei social media o anche una landing page .

I potenziali clienti trovano il contenuto (quindi  l’azienda/il libero professionista), con  la ricerca di parole chiavi  tramite Google (o altri motori di ricerca) e i social.

L’intenzione dell’utente è  quella di soddisfare un bisogno e rispondere ad un’esigenza. Questo elemento è ciò che distingue l’inbound Marketing da quello tradizionale (Tv, Cartelloni pubblicitari, quotidiani ..) comunemente detto Outbound  Marketing  o Interruption Marketing

Vai nella sezione Web Marketing di Appunti turismo per approfondire alcuni temi affrontati in quest’articolo

Differenza tra Inbound Marketing e  Outbound (Interrupt) Marketing

Come  già detto in precedenza , il marketing tradizionale può essere definito anche marketing dell’interruzione. Precisamente, cosa/chi interrompe? Pensate ad esempio alla pubblicità in tv che improvvisamente sospende la trasmissione del programma che stavate guardando.

Un’altra peculiarità del marketing e della pubblicità dei media tradizionali è quella di essere fondamentalmente diretta alla massa .

ESEMPIO: State leggendo un quotidiano cartaceo e improvvisamente una pagina intera è occupata dalla pubblicità di una nota casa automobilistica.

Se siete interessati vi soffermerete sul contenuto ma  se non avete intenzione di acquistare un auto, probabilmente, quella pagina la saltate senza prestare alcuna attenzione. Per l’azienda è un investimento, a volte, azzardato. 

Inbound marketing e turismo: i motivi del suo successo

Aziende e professionisti del settore turistico stanno sempre di più adottando l’inbound marketing.  Tra le molteplici  motivazioni, menziono:

  • Pubblico profilato

L’inbound marketing , come già detto pochi paragrafi prima, non si rivolge alla massa, ma ha un approccio pù naturale e targetizzato.

ESEMPIO: se un utente visita il  blog dove si parla delle mete consigiliate negli USA, molto probabilmente è propenso a cliccare su un banner pubblicitario di un Tour Operator specializzato in questa destinazione, di voli o prenotazione di strutture ricettive..

In questo modo non si porta avanti una promozione “fastidiosa” che interrompe ma anzi risponde ad eventuali necessità dell’utente.

  • Costi inferiori

Se riesci nell’impresa (non impossibile) di produrre un contenuto  funzionale al tuo business e di indicizzarlo nelle prime posizioni su Google e negli altri motori di ricerca, sicuramente avrai un grande risparmio economico.

Gli annunci pubblicitari in Google o su Facebook, hanno si il potere di portare immediatamente a conoscenza ill tuo prodotto/servizio a tanti utenti ma per un periodo limitato. Infatti, appena termina il bugdget, la promozione non sarà più online.

Consiglio di utlizzare questo tipo di pubblicità nel:

  • lancio  nel mercato di una nuova azienda /prodotto
  • Offerta o evento, con precisi riferimenti temporali

Gli Articoli Evergreen o Pillar Content

L’ideale è quello di creare un articolo evergreen. Un contenuto ottimizzato dal punto di vista SEO, sempre aggiornato su un tema che può essere ampliato e cornice di tematiche correlate,.

Per essere ancora più chiari, un articolo evergreen non deve contenere:

  • statistiche o comunque dati che cambiano regolarmente e potrebbero presto diventare obsoleti
  • un tematica trend o moda del momento
  • notizie di attualità

Articoli evergreen in ambito turistico possono essere quelli riguardanti:

  • il periodo dell’anno più adatto per andare in una determinata destinazione
  • in quali paesi è necessario visto o semplicemente del passaporto
  • una guida che consiglia cosa visitare in una determinata destinazione
  • una manifestazione/festival di attrazione turistica, organizzato periodicamente ..

Per essere più precisi, il termine corretto, nell’ambito della SEO e del Copywriting, da utilizzare per questa categoria di contenuto è Pillar Content 

Fatto questo preambolo, necessario ad una maggiore comprensione del contesto dell’ Inbound Marketing, adesso passeremo in breve rassegna gli step che lo contradistinguono.

Link building interna: cos’è e perchè è importante

Un articolo evergreen è fondamentale  per realizzare una strategia di link building interna. 

In parole semplici si parla di link building o internal link quando citiamo e inseriamo all’interno del nostro sito un link che punta ad un’altra pagina/contenuto dello stesso sito. Puoi vedere alcuni esempi all’interno di questo post.

Con una corretta strategia di link building si ottiene l’obiettivo di “trattenere” l’utente a lungo nel proprio sito . Questo , è un aspetto motlo gradito da Google e gli altri motori di ricerca.

Gli step dell’inbound Marketing

Il funnel dell’Inbound Marketing è solitamente associato a quattro fasi distinte. Qui le riassumo brevemente per poi approfondirle subito dopo.

  1. Attract -Attirare: attrarre utenti profilati, interessati al tuo business, redigendo contenuti mirati e ottimizzati
  2. Convert – Convertire: trasformare gli utenti che visitano il tuo sito, o contenuti nei Social Media, in contatti (lead), e quindi in  prospect (potenziale cliente)
  3. Close – Chiudere: convertire il lead in cliente con specifiche azioni
  4. Delight – Deliziare: L’obiettivo di questo step piuò essere riassunto con il termine “fidelizzare”. Il cliente bisogna “coccolarlo”  affinchè acquisti nuovamente da noi e faccia passaparola tra i suoi conoscenti.

Andiamo ora ad analizzare nei dettagli ogni step e mostrando alcuni esempi :

Attract – Attrarre

Inbounbd Marketing Funnel- Attrarre

Il primo passo di questa metodologia è quello che porta gli sconosciuti verso il tuo sito affinchè comincino a capire qualcosa sulla tua attività. Ciò si fa normalmente con pubblicazioni di post sui blog e sociali che si basano su parole chiave, frasi o temi specifici che i tuoi clienti vogliono affrontare.

I contenuti,da pubblicare nel sito aziendale e nei canali social, possono riguardare, ad esempio:

  • una guida su cosa visitare (musei, parchi , moumenti etc)in una destinazione turistica
  • Consigli per come trascorrere una vacanza “economica” o di lusso
  • quali alberghi scegliere, dove mangiare in una determinata destinazione..

Da sottolineare che un contenuto può essere idoneo per un canale e non “pubblicabile” in un altro.

Ad esempio, se prendiamo in considerazione i Social Media più importanti ricordiamo che Linkedin è un portale più adatto per sviluppare relazione con professionisti del settore, Facebook per realizzare una branding reputation, Instagram si basa in particolare sulle emozioni/senzazioni suscitate da foto e video, e Twitter per diramare informazioni e novità.

In questo step entrano quindi in gioco il Copywriting, la SEO ed annessi, come l’individuazione delle keyword e dei trend di ricerca del momento. Per approfondire, leggi l’articolo dedicato alla keyword research nel settore turistico

Convert  – Convertire

In questo step si cerca di convertire i visitatori in contatti. Per farlo devi fare in modo che ti offrano informazioni di contatto. Come minimo, un indirizzo  un nomecce un indirizzo email (Lead generation)

IMPORTANTE: affinché qualcuno dia le sue informazioni, devi dare qualcosa in cambio che può essere:

  • ebook gratuito di approfondimento su un deteminato argomento. Ad esempio una guida alla scoperta dei locali della movida di una destinazione, se il target è rapresentanto giovani
  • un webinar di approfondimento
  • una prima consulenza gratuita o super scontata , etc

Close – Chiudere

Inbound Marketing e Turismo: Fase del Chiudere

In questa fase avviene il passaggio dei lead (contatti) in veri clienti. I lead sono delle risorse molto utili per compiere un atto imprescindibile per ogni azienda: vendere. Un mezzo adatto per questo step può essere il canale email.

ESEMPIO: se abbiamo inviato via email una guida nella fase Convert, poco dopo, invieremo un’ altra email dove gli proponiamo di acquistare un nostro prodotto /servizio  ad un prezzo scontato.

Un altro uso esempio  l’invio periodico di  una newsletter. Non sottovalutatela, ancora oggi è uno strumento importante per la promozione di un’attività.

Tramite una newsletter potrete  comunicare agli iscritti le vostre promozioni ( advance booking, last minute ) un evento , la vendita dei biglietti di un concerto importante ,etc

Chi ha acconsentito all’iscrizione del servizio newsletter sarà  un utente interessato alla nostra attività e ai nostri prodotti/servizi e quindi, propenso all’acquisto.Per l’utente

Non è questo il post adatto per un approfondimento (futuro) ma vi anticipo che nulla deve esser lasciato al caso. Vi sono delle ” regole d’oro”  da seguire anche per la creazione, sia grafica che testuale, di una newslwetter . 

Vi raccomando di posizionare la sezione per aderire all’invio della newsleter , in una posizione ben visibile del sito.

 

Delight – Deliziare

Questo step potremmo denominarlo più appropriamente con un altro termine: fidelizzare. 

Molti non gli dedicano abbastanza tempo ed attenzione ma le statistiche provano che chi ha già acquistato da un’azienda è propenso a ricomprare dalla stessa, nuovamente.

Quest’obiettivo si raggiunge “coccolando” i tuoi clienti attuali affinchè continuino ad esserlo anche in futuro. Se volessimo utilizzare un gergo tecnico , possiamo dire che  lo scopo dell’azienda, tra l’atro, deve essere quello di mantenere la sua  awareness

Delight e Inbound Marketing: Come fidelizzare i clienti.

Non bisogna quindi abbondanore i clienti già acquisiti. Dobbiamo fare in modo che non si dimentichino di noi. Ricordiamogli che ci saremo sempre per soddisfare i loro desideri o trovare una soluzione ai  problemi.

Se ad esempio hanno acquistato un pacchetto turistico, possiamo:

  • al ritorno del viaggio, fare una telefonata  o inviare un sondaggio per sapere come hanno trascorso la vacanza. Vedrete, questo gesto sarà molto gradito
  • invitarli ad aderire ai social legati alla nostra azienda, alla newsletter per essere sempre aggiornati sulle novità e proposte
  • organizzare dei contest nei social dove si invita a pubblicare le foto delle loro vacanze (acquistate da noi) . Riservare un premio ( sconto, un soggiorno gratuito, etc) a chi ha ottenuto più like o comunque più apprezzamenti.

In questa fase, come si vede nell’immagine, ad inizio paragrafo, l’obiettivo è trasformare un cliente in promoter. 

L’ibound marketing è una strategia complessa ma fruttuosa. Bisogna produrre contenuti , comprendere come ragionano e quali sono le necessità dei potenziali clienti.

Una volta che hai individuato la strategia di Inbound più adatta, i risultati saranno importanti e duraturi nel tempo.

Se desideri consigli, chiarimenti o altre informazioni, scrivi un commento o inviami un’email /messaggio privato




SEO e Turismo: le basi e la Keyword Research (ricerca delle parole chiave)

In questo post, parlerò di qualcosa che negli ultimi anni, oltre che una passione, è diventata ormai anche un lavoro; mi riferisco alla SEO . Mostrerò cos’è, introdurrò qualche termine del gergo di settore e come può essere utile nel settore turistico.

Soprattutto mi soffermerò sulla fase della Keyword Research.

Testo consigliato


 

Cos’è la SEO

La SEO ( Search engine otptimization) rappresenta un metodo molto efficace per ottenere nuovi contatti (lead generation) e quindi, potenziali clienti. Cos'è la sEO

 

Quando gli utenti effettuano ricerche online (query), visualizzano un elenco di risultati di ricerca pertinenti (serp).

La SEO è quell’nsieme di tecniche per per migliorare il posizionamento (ranking) di un sito Web nei risultati di Google e degli altri motori ricerca.

CONTATTAMI

Differenza tra indicizzazione e posizionamento

Molto spesso si fa confusione tra i termini Indicizzazione e Posizionamento, a volte accomunandone il significato.

Si parla di indicizzazione quando un motore di ricerca inserisce nel proprio database un sito e le sue pagine.

Il posizionamento, obiettivo principale di un SEO Specialist, è l’indicizzazione di un sito e dei suoi contenuti nelle prime posizioni di Google e degli altri motori di ricerca. Considera che secondo delle statistiche, il 75% degli utenti consulta solo i risultati della prima pagina

Tengo a precisare che non basta essere in prima pagina per convertire. Alla base vi deve essere sempre un contenuto/prodotto/servizio di valore.

Se ad esempio ti posizioni nella prima pagina con la keyword Tour degli USA ma in realtà parli di altro, non rispondi ai messaggi privati, alle email dei potenziali clienti, o ancora peggio il prodotto non ha soddisfatto i turisti, vedrai fioccare recensioni negative e un passaparola negativo nel web.

Vantaggi SEO

Si parla tanto dell’importanza della SEO e degli aspetti positivi di curare l’ottimizzazione di un sito. Quali sono i vantaggi?

  • Economica e duratura: nel momento in cui si riesce ad indicizzare nelle prime posizioni un sito, potenzialmente può attrare traffico per mesi, se non per anni.

 Rispetto alla SEA (Searche Engine Advertisement), ad esempio i link sponsorizzati nella serp tramite  Google Ads,  la SEO è più economica. Nella SEA, appena finisce il budget che abbiamo impostato, gli annunci pubblicitari non appariranno più nel web.

  •  Traffico qualificato: alla base di una campagna SEO, vi è la redazione di contenuti di valore. 
    Un sito,  può fare eccezione quello di un marchio noto, non deve essere una mera vetrina dei prodotti/servizi che offre l’azienda ma deve fungere da mezzo efficace per intercettare utenti interessati a quello che offiramo  e convertirli in clienti.

È fondamentale che vi sia  una sezione dedicata al blog  che porti traffico al sito. Questo discorso è valido anche per gli ecommerce.

Gli articoli di approfondimento su argomenti specifici o che risolvono un problema, sono graditi dagli utenti.

Interruption Marketing e Inbound Marketing

Nel marketing tradizionale si parla di “interruption”. Ad esempio, pensiamo alla pubblicità in televisione durante un programma: interrompe la visione , proponendoti magari un prodotto al quale non siamo interessati. Un altro esempio è una telefonata a casa di un call center con fini commerciali.

Il web è caratterizzato, invece, dall’inbound marketing. Non si parla più di Inbound Marketig Turismointerruzione ma di attrazione.

Il primo step di questo metodo è quello di far visitare il proprio sito da utenti sconosciuti per far si che si facciano un’idea dell’azienda e cosa puo’ offrire. Come  ho detto in prcedenza, in questa fase sono fondamentali i contenuti basati su parole chiave specifiche o comunque temi utili che i clienti vogliono affrontare in un determinato momento. Ciò si fa normalmente con la pubblicazione di articoli nel blog

Mettiamo caso, un utente stia cercando in rete delle informazioni riguardo un ristorante molto noto a New York. Nel sito del nostro Tour Operator gli abbiamo dedicato un articolo e siamo riusciti a piazzarlo nelle prime posizioni, ricevendo molte visite. Ribadisco, essere in prima pagina di google o altri motori di ricerca, è fine a se stesso. Ricordati l’obiettivo principale è quello di convertire l’utente in cliente e quindi, vendere!
Per raggiungerlo, vengono in aiuto le altre fasi dell’inbound marketing. Ho approfondito l’argomento nel post Inbound  Marketing e Turismo 

Call to actionQuello che vi suggerisco adesso è che in ogni contenuto che pubblichiamo  deve essere presente una call to action / CTA (chiamata all’azione) che porti l’utente a compiere, appunto, un’azione, che sia una prenotazione, compilare un form con i suoi dati o l’iscrizione ad una newsletter.

Esempi di call to action sono quelle icone, spesso colorate, con scritto  Prenota qui, Scopri di più , Iscriviti alla Newsletter, Scarica l’Ebook,etc

Ricerca dell’argomento e della parole chiave

La ricerca delle parole chiave in un progetto SEO è uno step estremamente delicato. Se si commettono errori il progetto sarà poco performante fin dal principio. Il pubblico non sarà interessato a quello che offriamo e non avverrà  alcuna conversione

Tools per la Keyword Research

Il primo tool che vi consiglio di utilizzare  è “il cervello”.  No, non è il nome goliardico di un tool, è proprio ciò che stai pensando.
Grazie all’esperienza  nel settore e all’intuito saprai come si comporta il tuo cliente ideale (Buyer Personas). Intercetta i suoi bisogni e fornisci la soluzione ai suoi problemi.

Fase preventiva: Social Listening

Se sei esperto del settore/argomento che andrai a trattare nel sito web, sarai sicuramente avvantaggiato in una campagna SEO e Web Marketing in generale.

In ogni caso, ti consiglio di attuare il Social Listening, definito da Philip Kotler, padre del marketing moderno, come “Il processo che consiste nel tenersi aggiornati in modo proattivo su ciò che viene detto su internet a proposito di un brand, in particolare sui social media e nelle comunità online” .

Grazie al social listening, quindi osservando il comportamento delle persone nei forum, social media, recensioni etc, si possono comprendere tanti elementi utili per sviluppare al meglio il proprio business .

Tornando al T.O, specializzato nella destinazione USA, attuando il social listening, è possibile individuare, tra l’altro:

  • la tipologia di struttura ricettive che sono in voga in un determinato range temporale
  • le destinazioni più “cool”
  • l’età media dei turisti
  • la terminologia e il registro linguistico utilizzato, utile per la redazione di articoli nel blog

Eseguita la fase del Social Listening, hai adesso gli elementi necessari per procedere concretamente allo step della Keyword Research.
Grazie alla ricerca delle parole chiave è possibile scoprire le frasi utilizzate dagli utenti nei motori di ricerca con l’obiettivo finale di ottimizzare i contenuti attorno a tali termini.

Schermata Goolge Suggest SEO e Turismo
  Schermata video Google Suggest

Altri due tool molto interessanti ed efficaci per trovare le parole chiave sono:

  • la sezioneRicerche correlate nella parte inferiore dei risultati di ricerca di Google.
  • Google Suggest: è quella funzione di Google che ti suggerisce un completamento automatico quando un utente inserisce una query di ricerca nel motore di ricerca.

Differenza tra Ricerche correlate e Google Suggest

A volte, i risultati delle ricerche correlate e i suggerimenti di google a volte sono uguali. A parte questo, in realtà vi è un differenza sostanziale.

Google suggest, indica le ricerche reali effettuate dagli utenti. Sulle ricerche correlate c’è un veloSchermata Ricerche Correlate Google -SEO e Turismo di mistero . Molti esperti sono convinti che sono basate su similarità semantica o ancora meglio su un medesimo intento intento di ricerca (Search Intent).
L’algoritmo di Google tenta di individuare il contesto più corretto possibile in riferimento alle richieste delle persone.
Se io vi dicessi adesso di cercare nel web il termine “pacchetto”, sicuramente, nel contesto di questo blog  lo assocereste al turismo. Google, ovviamente non lo può sapere, ma se controllate nelle prime posizioni ci sono risultati inerenti al pacchetto turistico .
Un esempio più lampante? Cercate su google la parola presidente. Secondo voi cosa darà come primo risultato?

Se un utente in un sito non trova quello che sta cercando, chiude la pagina e va alla ricerca di altro. Se dovesse accadere questo, in termini tecnici, si parla di un’alta frequenza di rimbalzo (Rate Bounce) .

Per evitare che accada, oltre a migliorare l’aspetto grafico e l’user experience (UX), la facilita di utilizzo di un sito, ti consiglio di scrivere contenuti “interessanti” e soprattutto utiili.

Uso long Tail keyword

Scegli parole chiave lunghe  (Long tail- A coda lunga ), più di tre termini, preferibilmente quella che hanno un volume di ricerca elevato e un basso livello di concorrenza. Per le cosiddette parole a chiave secca, ad esempio Hotel Roma , Agenzia viaggi Milano, vi assicuro che risalire la cima di Google e altri motori di ricerca sarà molto arduo.

Il motivo? Nelle prime posizioni ci saranno “gli annunci” e siti “autorevoli” come ad esempio tripAdvisor, Booking e altri colossi.

Tornando all’esempio dell’hotel , hai più chance  di un migliore posizionamento se punti a Hotel Milano con piscina coperta. , Tour operator viaggi nozze in Messico .. 

Come cercare le long tail keyword

La ricerca per individuare queste keyword può essere effettuata con tool a pagamento ma che offrono gratis alcune ricerche. Ad esempio, vi consiglio SEO Zoom e Ubersuggest Tengo a sottolineare che i numeri delle ricerche che visualizzerete sono soltanto stime e 

Lo strumento migliore è più vicino a dati reali, per quanto riguarda il numero di ricerca effewttua,  è il keyword planner di Google adsense ma affinchè funzioni, bisogna aver portato avanti, in passato, una campagna pubblicitaria

Un al tro sito , che mi ha fatto una buona impressione, è Wordstream

Come scegliere un argomento di un articolo

Un articolo può trattare diverse tipologie di temi. Può essere redatto puramente per vendere o essere una guida,un tutorial (Come Fare., 5 modi di etc,), riguardare notizie di cronaca, di un fenomeno attuale,etc
Ad esempio se in questo momento storico del Covid-19, dovessi scrivere un articolo di attualità nel settore turistico che interessa a molti viaggiatori, sicuramente sarebbe dedicato ai voucher e ai rimborsi.

Tools utili per la redazione di un articolo

Non sempre è facile individuare un argomento “caldo” del momento. In questo caso  ti consiglio di consultare Google Trends, grazie al quale puoi scoprire le ricerche più frequenti in un determinato arco di tempo, in una nazione e molto altro.

Dopo aver individiduato un tema, è importante produrre un contenuto “interessante” per il pubblico.  Answer the Public   può essere utile per questa missione”.
Ha un’interfaccia “simpatica”(capirete il perché andando nel sito) ed è user friendly. Inserendo un termine di ricerca, è possibile individuare le domande che si pongono gli utenti riguardo un argomento.

Molto utile per sviluppare i sottoparagrafi degli articoli. Ad esempio effettuando la ricerca “Tour New York” è stato possibile constatare che molti utenti chiedono nel web la distanza tra la citta della Grande Mela e le Cascate del Niagara. Da questo si deduce che si può  proporre un tour New York che includa anche questa meta.

Consultare Wikipedia per un argomento della tua nicchia, può anche essere un’utile fonte d’ispirazione per individuare argomenti e keyword correlate al nostro topic.

Tools a pagamento

I professionisti del settore utilizzano per la Keyword Research (e non solo)  dei tool a pagamento. A dire il vero, il più delle volte , è possibile eseguire un numero limitato di operazioni gratuitamente.

Fra quelli più noti vi segnalo : SeoZoom per il mercato italiano, SEMrush e Ubersuggest per il mercato estero.

Ogni tool ha le sue peculiarità, eccellendo  per taluni aspetti ,rispetto ad un altro. Oltre che per la Keyword Research sono utili per atttuare SEO Audit (analisi di un sito dal punto di vista SEO), per la Link Building e per analizzare i competitor.

Contattami

Se desiderate alcune delucidazioni su quest’argomento, scrivete un commento o compilate il form.




Turismo post Covid-19: I video promozionali da tutto il mondo

La pandemia del Covid-19 ha avuto un grande impatto nell’economia mondiale. Dopo un periodo di completo lockdown e quindi interruzione della gran parte delle attività economiche, si tenta lentamente di ripartire.

Uno dei settori più colpiti è sicuramente il turismo, in molti paesi rappresenta una percentuale consistente del  proprio PIL (prdototto interno lordo)

In questo post, una carrellata dei video promozionali di  agenzie/enti nazionali promotori di turismo  in diversi paesi. L’obiettivo è convincere i turisti a visitare le loro bellezze, una volta “terminata” l’emergenza Covid-19.

Tra le diverse campagne promozionali, non ho trovato quella dell’Italia. Se doveste individuarla (anche di altri paesi) scrivete il link nei commenti.

Adesso, godetevi video promozionali per sognare ad occhi aperti…………

 

Spagna

Perú

Colombia

Brasile

Ecuador

Repubblica Dominicana

Honduras

Messico

Sudafrica

Slovenia

Maldive

Grecia

Svizzera

Portogallo

Sri Lanka

Botswana

Abu Dhabi

Singapore

Uganda

Tanzania

Guatemala

Belize

Zambia

Kenia

Malawi

Zimbabwe

Barbados

Albania

Birmania

Malta

Fonte:Entorno Turistico




Web Marketing Turistico: Come promuovere un’agenzia di viaggi / tour operator

Ogni azienda e attività ha la necessità, anzi l’obbligo, di essere presente nel web.

Però, bisogna sottolineare che in assenza di  una strategia marketing mirata ad acquisire nuovi clienti, il sito o una pagina Facebook non è sufficiente.

Di seguito una breve carrellata su come possono essere utilizzati strumenti come il sito, alcuni dei social media più noti per la promozione di un’agenzia di viaggi / T.O ed in generale di un’attività turistica.

Introdurrò anche alcuni elementi SEO (Search optimitation engine) e SEA ( Search Engine Advertising ), fondamentali per un’indicizzazione ottimale su Google e gli altri motori di ricerca.

Prima di entrare nel vivo della discussione, desidero fare una piccola premessa e alcune considerazioni.

Il consumatore e il turismo

Ai giorni nostri chi si appresta a scegliere una meta turistica per la prossima vacanza  solitamente  consulta Google per due motivi principali:

  • Desiderio di conoscere un prodotto /servizio in modo immediato, individuando le attrazioni più importanti, le attività da fare, dove andare a mangiare, etc
  • Ricerca di opinioni di chi ha già acquistato un prodotto/servizio, provato un’esperienza, in blog, forum e recensioni. Questo perché si ha più fiducia negli altri consumatori che nella descrizione da parte dell’azienda stessa.

Oggi si parla di vis-attore, frutto dell’unione delle parole Visitatore – Attore. Il turista vuole essere protagonista della sua vacanza e conoscere in anticipo le esperienze che vivrà, la qualità delle strutture ricettive dove soggiornerà e molto altro.

Perché usare il web marketing turistico?

Sono diversi i fattori perché ogni azienda deve utilizzare il canale web per portare avanti un’attività di brand reputation e promuovere i propri prodotti/servizi:

  • Interattività e personalizzazione: Il nostro potenziale acquirente, come detto in precedenza, vuole essere un protagonista nel processo di scelta di un prodotto, vuole sentirsi importante e considerato da parte di un’azienda.

Il marketing di massa ha sempre meno efficacia: Ovviamente il discorso è diverso per i marchi più importanti e già noti. Oggi si parla di targetizzazione, di segmentazione dell’offerta e in generale di direct marketing.

Tutti concetti che non approfondirò in questo post ma già dalla denominazione si può comprendere la loro essenza.

  • Feedback immediato: grazie a Google, ai social media, ai portali (Trip advisor, booking etc) email, un’azienda turistica può sapere con velocità l’opinione dei propri clienti e il loro livello di soddisfazione.

Feedback che devono essere considerati come strumenti utili per comprendere eventuali errori, falle che possono e devono essere evitate in futuri. Servono per apportare migliorie ad un servizio/prodotto.

Ad esempio, un Tour operator può ricevere dei reclami e attuare dei cambiamenti, riguardo la scelta delle strutture ricettive durante un tour, la qualità del cibo, l’atteggiamento delle guide turistiche, etc.

Ovviamente, ricordatevi di non cadere nell’errore di cedere alla tentazione di rispondere in moto sgarbato  e impulsivo. Cercate di dare sempre risposte motivate da ragionamenti logici; questo non vuol dire che il cliente ha sempre ragione.

  • Maggiore tracciabilità del cliente e del prospect (potenziale cliente): chi usa internet come mezzo di promozione saprà quasi certamente che in rete tutto è “misurabile”. Possiamo sapere quante persone visitano il nostro sito, le pagine maggiormente visualizzate , la loro provenienza geografica e l’età. Tutto questo si può dedurre, ad esempio, grazie allo strumento Google Analytics.

Sicuramente questi sono dati fondamentali per indirizzare la propria campagna marketing sul giusto binario.

  • Dialogo: con la pubblicità tradizionale (cartellonistica, radio tv,etc) non è possibile sapere con certezza quante persone l’hanno visualizzata e soprattutto non si ha un feedback immediato. Possiamo quindi parlare di monologo aziendale.

 

Nel web, come abbiamo visto in precedenza , nel rapporto tra cliente e azienda, il dialogo ha un ruolo fondamentale.

  • Cliente vs prodotto: al centro delle campagne web marketing vi è principalmente l’obiettivo di soddisfare le esigenze del cliente  più che la descrizione/ promozione di un prodotto/servizio
  • Colpire l’utente e coinvolgerlo: Il turismo è ormai considerato un bisogno primario, necessario per fuggire dallo stress della quotidianità.

Il turista vuole vivere nuove emozioni ed esperienze indimenticabili ed è compito degli operatori turistici realizzarle. Il professionista intercetta i desideri del potenziale cliente o induce (senza inganno) a pensare che ciò che propone è quello di cui ha bisogno, che magari non stava cercando, ma che fa al caso suo.

Testo Consigliato

Vendere vacanze online: Selling Holiday 6X: Il primo protocollo operativo in Italia per vendere vacanze online. di Pasquale Olivieri.

 “Manuale operativo particolarmente utile per albergatori e operatori marketing dell’ospitalità turistica (hotel, villaggi vacanza, campeggi, residence turistici, compagnie da crociera, etc.), applicabile anche a tour operator e agenzie viaggi”

I Social media per promuovere  aziende/ attività turistiche

I social media oggi permettono di “umanizzare” un’azienda e avvicinarla ai propri clienti, di fidelizzare quelli già acquisiti e di intercettarne dei nuovi.

Entriamo subito nel vivo della discussione.

Facebook

Alcuni pensano che sia sufficiente avere una pagina Facebook per promuoversi in rete. Per alcuni business potrebbe essere pure veritiera quest’affermazione, ricordatevi però, che Facebook è un’azienda e ovviamente punta a guadagnare.

In parole semplici, “più sei disposto a  spendere,  più sei visibile”.

L’algoritmo di Facebook nel tempo sta tendendo ad abbassare la portata di visibilità organica (naturale) dei post .

Questo significa che pubblicando un post in una pagina aziendale, pur avendo molti fan, non comparirà nella bacheca di tutti gli utenti. Più alto è il numero dei fan, più diminuisce la percentuale dei fan che visualizzano i nostri contenuti.

Mi spiego meglio. Mettiamo caso che nella nostra pagina abbiamo 1000 fan, pubblicando un post,una foto etc appare nella  bacheca personale di 200 persone (20%).  Se i fan sono 3000 non vi sarà piu la visualizzazione del 20 % ma del 15 % e così via . Trattasi solo di un esempio non basato su dati reali.

La parola chiave è “interazione”

Per ottenere visibilità non è più sufficiente che un post, una foto riceva molti like per essere visibile. Sono fondamentali in una campagna marketing ottenere:

  • Condivisioni: bisogna produrre post intriganti ed interessanti per creare il cosiddetto passaparola” tramite le condivisioni .

Nel settore dei viaggi, ad esempio contano molto le foto delle destinazioni, delle attività che possono essere svolte durante la vacanza. Ad esempio, invita i tuoi clienti a condividere i loro scatti.

  • Recensioni: non” aver paura” a chiedere una recensione, se la richiestà è fatta in modo gentile , non è affatto qualcosa di negativo agli occhi del cliente

Le recensioni hanno un ruolo importante per il posizionamento di una’azienda /attività in google e nei motori di ricerca in genere.

  •  Commenti: il commento da parte di un utente è importante .Bisogna creare un dialogo costante .

Non dare risposte standard ma personalizzale. Cita l’utente, usa un tono gentile, anche se devi rispondere ad una lamentela/reclamo.

Se la tua community è numerosa, è necessaria la presenza di uno o più moderatori.

Su facebook, come del resto anche in altri canali, non ti fermare alla mera promozione dei pacchetti turistici ma cerca di caratterizzarti per alcune peculiarità per uno stile di comunicazione distintivo.

Puoi anche:

  • creare sondaggi: Il primo sondaggio che mi viene in mente è ad esempio quello di mettere ai voti quale destinazione / attività  il tuo pubblico  desidera che sia al centro di un futuro pacchetto turistico ma sono sicuro, che non vi manchi la creatività per inventarvene altri
  • lanciare piccoli concorsi come ad esempio una condivisione di foto scattate durante i tour, estrazione di un nominativo tra i fan della pagina etc). I premi potrebbero essere uno sconto su un futuro acquisto, un breve weekend, un trolley etc. Segui sempre le norme vigenti in quest’ambito

Ricordati che al centro di questi concorsi vi deve essere sempre un invito all’azione della condivisione.

Immagino vi sia capitato più di una volta che un vostro amico di Facebook vi ha invitato a mettere il like ad una sua foto perchè stava partecipando ad un contest.

Perché è importante creare un Gruppo Facebook

In alcuni casi su Facebook,  è consigliabile affiancare la pagina aziendale ad un gruppo.

Ricordati, un gruppo non viene utilizzato per pubblicizzare i tuoi prodotti  e servizi. Consideralo un luogo virtuale dove le persone si confrontano su un determinato argomento .

Ad esempio, sei un tour operator specializzato in una particolare destinazione?  Nel gruppo i membri possono scambiarsi dei consigli e opinioni, cosa vedere, sulle attività da fare durante una vacanza proprio  nella meta che tratti.

Considera i membri del gruppo come coloro che possono fare passaparola della tua azienda, parlandone in termini entusiastici. A proposito, se vi va, iscrivetevi al gruppo di Appunti Turismo .

Facebook Ads per le agenzie di viaggi /Tour Operator

Per ogni azienda, non solo nel settore del turismo, il massimo del risultato è quello di  raggiungere potenziali clienti organicamente (naturalmente), magari col passaparola, menzioni etc.

Questo non è sempre possibile, soprattutto se non c’è dietro un brand forte e riconosciuto dagli utenti, come leader del mercato. Una soluzione è  quella di fare sponsorizzazioni con Facebook Ads.

Le inserzioni su Facebook possono rappresentare un’arma vincente per la promozione di un’azienda e/o di un prodotto. Anche con budget  esigui si possono ottenere interessanti risultati.

E’ quindi fondamentale, per prima cosa, definire un obiettivo durante una campagna promozionale. Puoi. tra l’altro:

  • vendere un pacchetto/ prodotto  turistico dal tuoi sito
  • aumentare i like della pagina Facebook
  • lead generation ( generare una lista di possibili clienti interessati ai prodotti o servizi offerti )

Quando creerete un’inserzione pubblicitaria su Facebook, potrete quindi scegliere tra queste opzioni:

  • notorietà del brand:
  • traffico
  • generazione dei contatti
  • messaggi
  • interazioni
  • visualizzazioni del video

Approfondimenti su quest’argomento li puoi trovare nel sito di Facebook dedicato al business 

Definito l’obiettivo è fondamentale scegliere il pubblico target e con Facebook Ads ci sono alcune opzioni di targetizzazione come:

  • genere
  • fascia d’età
  • formazione
  • situazione sentimentale
  • avvenimenti importanti

Lo strumento di targetizzazione secondo me più efficace e che ha decretato il successo di Facebook ads è quello degli “interessi”. Puoi indirizzare la tua inserzione, ad esempio:

  • a persone che viaggiano, frequentemente
  • a coloro che mostrano interesse verso pagine che parlano di viaggi o della destinazione che trattiamo
  • a chi è genitore (utile se proponi ipacchetti viaggio per le famiglie)

Instagram

Instagram, per chi non lo sapesse, è il social media in continua crescita, maggiormente  utilizzato dagli adolescenti e i millenial.

Si narra che che gli adolescenti non usanoi Facebook per sfuggie dai genitori: Facebook è ormai decretato come “il social per gli anziani”.

Perche molti adoloscenti usano instagram?

Instagram viene usato per condividere immagini, video che “fotograno” la propria vita. In sintesi, vi sono più foto che parole .

Forse è proprio questo che attrae gli adoloscenti : apparire e mostrarsi, magari con il sogno di diventare un noto influencer . Lo so, ammettelo, avete pensato ai Ferragnez!!

Tornando al nostro topic principale,  è possibile affermare che instagram è utile ai fini della promozione di un prodotto turistico, di una destinazione. La particolarità è che  lo si deve fare o in modo “indiretto”

Su instagram non si pubblica direttamente un’offerta di vendita di un prodotto, il relativo prezzo etc.

Hai un’agenzia di viaggi/T.O? Puoi pubblicare le foto dei viaggi dei tuoi clienti(con i loro consenso) , delle destinazioni di cui ti occupi. Devi far venire a chi ti segue, l’acquolina, la vogllia di fare lo stesso viaggio. Mostrati esperto, professionale e ti chiederanno in privato come poter vivere  (e acquistare) quella stessa esperienza.

Un’altra idea è quella di creare nella tua agenzia, nella destinazione che promuovi, uno spazio “instagrammabile”, cioè  dove è impossibile che non  venga voglia di scattare una foto e condividerla. Mi spiego meglio. 

Nella tua agenzia viaggi, potresti ad esempio ritagliare un angolo scenografico con rappresentazioni di palme, sfondi di paesaggi paradisiaci, sagome cartonate dove “inserire la testa”.

Vedrai che le persone vorranno spontaneamente fare degli scatti da pubblicare su instagram, generando cosi una condivisione, una passaparola spontaneo, in parole semplici, viralità.

Stessa cosa la si può attuare con una destinazione turistica. Lungo un itinerario, ci saranno  sicuramente luoghi che si prestano a scatti memorabili”. Se non ci dovessero essere, creali.

Aggiungete particolari, oggetti, quello che ritenete più opportuno che risulti “attraente” e ovviamente che valga la pena di fotografare.

Reels e turismo

Dal mese di agosto del 2021, sul modello di TikTok, anche su Instagram è possibile creare dei video , tra i 15 e 30 secondi, aggiungendo l’audio, abbellirli, velocizzarl, etc.
 
Si possono condividere nei post e nelle storie.
Provate questa funzione, non sarà difficile realizzare un video accattivante e magari virale.

Vi consiglio il testo   “Instagram  Marketing e  Instagram Strategy 3.0 ” di   Denis Martin e Gabriel Musardo

 

TikTok 

TikTok non ha ormai bisogno di presentazioni: lo usano, o almeno lo conoscono, quasi tutti
Si basa sulla creazione di video; nella promozione turistica può rappresentare un’arma molto efficace.

Ampia audience

Il primo vantaggio è appunto quella di poter puntare un’audience molto ampia, soprattutto la fascia d’età tra i 15 e 25 anni e subito dopo quella tra i 26 e i 40.
Tenete conto di questo particolare quando realizzate i video. Questo social mette a disposizione moltissimi filtri e strumenti per rendere super creativi e accattivanti i video.

Maggiore engagement

Diversamente da altri social, ad esempio Facebook, in TikTok si evidenzia un tasso di engagement molto alto
In precedenza abbiamo visto che su Facebook solo una piccolissima percentuale di fan vede i nostri contenuti. Invece, secondo degli studi recenti, su TikTok, potenzialmente, si può avere un discreto numero di interazioni anche con 1000 “seguaci”

Gli hashtag

Anche in Tik Tok si usano gli #. Per il settore turistico ve ne sono diversi da utlizzare.

Per individuare quelli più popolari potete usare anche dei siti web come ad esempio tiktokhashtags.com/  e https://top-hashtags.com/

Linkedin: Il social per  il b2b

Linkedin, anche se per alcuni aspetti si sta sempre più ispirando agli altri social media più noti, è quello per eccellenza adatto per cercare nuove opportunità professionali, collaborazioni con aziende e professionisti, in sintesi , per portare avanti una politica b2b (business to business).

A me, ad esempio, arrivano molte richieste di collegamento da parte di rappresentanti di  Tour Operator , soprattutto stranieri per proporsi come corrispondenti della destinazione che trattano.

Per ottenere  maggiore “visibilità” e interazione con le persone giuste:

  • Crea un profilo personale più chiaro e completo possibile . Non sottovalutare l’importanza della sezione del  “Riepilogo”, dove descrivere in breve il tuo percorso formativo/professionale, gli obiettivi, i traguardi raggiunti, etc.
  • Pubblica dei post dove puoi liberamente promuovere i tuoi “prodotti” e servizi.
  • Rilascia commenti nei post degli altri utenti “utili” sia per allargare la tua cerchia di contatti che per mostrarti competente nel tuo settore
  • Iscriviti ai gruppi settoriali e partecipa attivamente

Non aggiungere i tuoi collegamenti a caso, solo per accrescerne il numero, ma razionalmente e che possano essere davvero utili o comunque affini professionalmente .

L’obiettivo principale  deve essere quello di creare una cerchia utile a sviluppare il tuo business, cogliere nuove opportunità ( anche crearle per gli altri) e approfondire alcune tematiche importanti consultando ciò che gli altri scrivono nella propria pagina

Oltre a creare un profilo personale , è possibile realizzare una pagina aziendale che fungerà da “blog” dove pubblicare notizie e promozioni inerenti al proprio business.

Ci sono altri social media che possono essere utilizzati per il web marketing turistico: Twitter,più adatto per esprimere considerazioni e promuovere eventi, Pinterest, (basato anch’esso sulle foto) che probabilmente approfondirò in una altro post.

Sito aziendale

Il sito dovete considerarlo come un biglietto di visita per eccellenza della vostra azienda/attività. Dalla grafica , dal livello della user experience, dai contenuti il potenziale cliente si fa una prima idea della nostra azienda e professionalità .

Se ad esempio, aprendo un sito, vedo che l’ultimo post pubblicato è del 2017, ciò che penso è che l’azienda abbia chiuso battente . Stessa cosa se alcune pagine non si aprono e danno un codice 404 (Page not found) come risposta.

Non è bello da vedere nemmeno l’assenza del protocollo di sicurezza ssl, che in questi termini , probabilmente non vi dirà nulla. Però, credo vi sia successo di aver navigato in un sito dove nelle barra dell’indirizzo web era presente la dicitura  “ sito web non sicuro” e di essereì uscito prima possibile.

Quali sono le caratteristiche che deve avere un sito web?

  • L’home page è importante: l’home page è la pagina di un sito che riceve più visite, dove vi sono le diverse sezioni (chi siamo, servizi, contatti etc. ) Inoltre, al suo interno, mediante la presenza di link guidiamo l’utente a “dirigersi” verso pagine che desideriamo spingere e reputiamo importanti.

Nel caso di un’attività turistica possono essere quelle che descrivono i nostri pacchetti viaggio o comunque le nostre attività /servizi ai quali vogliamo dare più risalto.

Ad esempio, lavoro in una struttra ricettiva, in home page posso mettere in rilievo  è presente una piscina super attrezzata a picco sul mare da dove si può ammirare un panorama fantastico, la presenza di facilities per gli animali domestici etc.

Inserite qualcosa che possa indurre il potenziale cliente a pensare che ciò che offrite sia  proprio quello che stanno cercando.

  • Velocità: le pagine di un sito si devono aprire velocemnete , se questo non accade, l’utente si rivolge altrove e perdiamo un potenziale cliente. Gli esperti sostengono che un  sito si deve  caricare in meno di tre secondi.

Alcuni tra  i fattoriche possono condizionare la velocità di un sito  sono:

  • il peso (in kb) delle foto : le foto possono essere ottimizzate su wordpress, mediante appositi plugin. In generale possono essere individuati facilmente software come ad che svolgono questa funzione
  • Hosting : non tutti gli hosting, lo spazio che ospita un sito, sono uguali. Entrano in gioco tantissimi fattori, ad esempios se si tratta di un hosting dedicatohosting condiviso.

Nel caso di hosting dedicato  un sito è ospitato in un solo server ( un vero e proprio pc) .Tutte le prestazioni della macchina sono dedicate ad esso.

In un hosting condiviso, un server ospita più siti e quindi anche le prestazioni sono distribuite. Un server può ospitare anche centinaia di siti .

Se uno o più siti sono sotto attacco di virus o hackerati, potenzialmente  anche tutti gli altri ne possono risentire

  • Responsive e Mobile First Indexing :  Il termine responsive riferito ad un sito, significa che esso si adatta graficamente alle dimensioni del dispositivo dove viene visualizzato.Si deve quindi fare attenzione alle dimesioni delle foto, dei video etc.

E’ un fattore estremamente importante  perchè da marzo 2018, con l’entrata in vigore dell’algoritmo Mobile First Indexing, Google  considera principalmente , ai fini del posizionamento di un sito, la suo versione mobile.

Se  è assente o non ottimizzata, il sito è penalizzato dal motore di ricerca e avrà difficolta ad apparire in prima pagina dei risultati.

Quindi, state attenti a non sottovalutare quest’aspetto. Ormai le ricerche, secondo statistica, sono effettuate perlopiù da smartphone.

  •  Affidabilità e professionalità : un sito con contenuti inerenti al topic, ben strutturato, semplice da “navigare”,e quindi non confusionario, sicuramente dà una buona impressione all’utente.
  • Autorevolezza:un sito è autorevole quando è considerato un'”autorità”, nel web, un riferimento per un determinato settore. Un chiaro esempio è il sito di Aranzulla per quanto riguarda l’informatica e la tecnologia o Wikipedia.

Chi e cosa decide se un sito è autorevole?

Un sito per essere considerato un modello deve contenere contenuti originali e rispondere alle esigenze dell’utente.
Dal punto di vista di Google e dei motori di ricerca un sito è autorevole quando è citato in altri siti.

Cos’è un backlink?

in ambito SEO sono importatanti i backlink, cioè i link che una pagina riceve da un altro sito. Per google se un sito riceve molti backlink (naturali, non artificiali) è considerato autorevole.

E’ importante che i link provengano da siti autorevoli e siano do follow( in rete troverete molto materiale in merito). Un link ricevuto da una sito noto e con molte visite, dà più valore, agli occhi di google, se invece è ricevuto da un piccolo blog aperto da poco.

Se volete approfondire quest’argomento, potete contattarmi o trovare informazioni in rete. Cercate i termini backlink, link popularity e link building

  • Coinvolgimento emozionale: Un sito non deve essere concepito solo come una vetrina dei nostri prodotti/servizi

In un sito che tratta di viaggi non è un un’impresa difficile  emozionare. Possiamo farlo con foto e video entusiasmanti delle mete dei nostri tour, lo storytelling

  • Multilingue :in alcuni business , soprattutto quelli turistici, la traduzione del sito in più lingue è imprescindibile. Però,  non consiglio  assolutamente di utilizzare i traduttori online fondamentalmente per due punti:
  1. Traduzioni errate: i traduttori online moderni hanno  si ormai raggiunto alti livelli di attendibilità ma non sono perfetti. Una traduzione incoerente ed errata non è sicuramente un buon biglietto da visita  agli occhi del potenziale cliente straniero
  2. Lingua non parlata dallo staff: in alcuni siti di viaggi e non, vedo che vengono utilizzati i traduttori automatici.

Ma che senso ha che un turista cinese riesca a comprendere, più o meno. il contenuto dei nostri tour se poi nello staff nessuno parla la loro lingua? Se dovessero inviare una richiesta per assistenza o informazioni in cinese chi risponderà?

  • Deve essere visibile in rete: Un sito se non è visibile non ha senso di esistere. L’obiettivo è quello di “convertire  il visitatore in un acquirente. Un sito può raggiungere alti livelli di visibilità tramite la SEO e anche con l’utilizzo dei social e le inserzioni pubblicitarie.

Differenza tra SEO e SEA (inserzioni pubblicitarie)

La SEO, (ottimizzazione dei motori di ricerca) come detto in precedenza, comprende tutti gli accorgimenti  e tecniche utilizzate  per  far apparire in modo organico (naturale) ai primi posti dei motori di ricerca un nostro sito. Fondamentalmente, anche con la SEA (pubblicità nei motori di ricerca) l’obiettivo è il medesimo ma ci sono delle differenza importanti:

  1. SEO: risultati significativi si raggiungono anche dopo alcuni mesi ma sono duraturi nel tempo
  2. SEA: un riscontro veloce  ma appena si raggiunge il budget di spesa impostato, la ” magia” finisce.

Lead Generation

Con il temine lead generation si intende “la generazione di contatti”. Dobbiamo inserire nel nostro sito la sezione “iscriviti alla nostra newsletter” e mandargli periodicamente, senza essere invadenti, le nostre offerte, i nostri pacchetti turistici.

Una newsletter è anche uno strumento fondamentale per un processo di fidelizzazione di clienti già acquisiti (Fase “Delight” dell’Inbound Marketing)

Un’atro modo per generare contatti potrebbe essere quello di rilasciare gratuitamente un ebook o info prodotto (una approfondimento/ guida digitale su un determinato argomento) in cambio solo dei dati anagrafici e dell’email.

In un sito di viaggi un ebook potrebbe avere come topic, ad esempio, alcuni  consigli su una particolare destinazione, sulle su attrazioni da non perdere, su cosa fare,etc.

Le ota non sono nemiche

L’ultimo paragarafo lo vorrei dedicare all’affermazione  diffusa “che le ota (online travel agencies) sono nemiche delle agenzie viaggio/To “su strada” . In realta, secondo me, se proprio si vuole individuare un nemico “pericoloso” quello è Google  e la sua piattaforma travel.

Musement ,Viator, Get your guide  e tante altre, promuovono “esperienze”, che altro non sono che escursioni / pacchetti di viaggio di operatori turistici di una determinata destinazione. Il mio consiglio è  quello di iscrivervi a questi portali per raggiungere tanti potenziali clienti.

 

Contattami

Mi auguro che questa breve guida (anche se di 3000 parole circa) vi possa essere d’aiuto per apparire al meglio sul web.

Nei commenti o via email (info@appuntiturismo.it) chiedete pure consigli e siate liberi di esprimere la vostra opinione.

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